Partenza sprint per il 36%: solo 4 mesi ed è subito record

0
359

Al primo giro, dei tre previsti dal calendario 2010, il bonus edilizio è già in vantaggio sull’anno scorso del 12%
Quasi 130mila le dichiarazioni di inizio lavori pervenute al Centro operativo di Pescara nel primo quadrimestre di quest’anno. Una vera partenza a razzo, se si pensa che i mesi iniziali non sono i più indicati per i lavori edili.
Prima di esaminare nel dettaglio i numeri relativi alle ristrutturazioni, ricordiamo la novità in materia introdotta dal decreto-legge 78 del 31 maggio. Con decorrenza 1° luglio 2010, banche e Poste italiane dovranno operare una ritenuta del 10%, a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dai beneficiari (impresa edile), all’atto dell’accredito dei pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti che si avvantaggeranno della detrazione d’imposta del 36%. La misura anti evasione vale, in generale, per tutti i pagamenti effettuati con bonifico bancario o postale da parte di coloro che beneficeranno di oneri deducibili o altra detrazione d’imposta prevista dalla normativa fiscale.
Gli ultimi 5 anni
Oltre all’aumento del 12% rispetto al 2009, si calcolano incrementi del 21% sul 2008, del 9% sul 2007 e di oltre il 51% sul 2006. Considerato che non sono stati certo anni di vacche grasse, è più realistico pensare che le ristrutturazioni edilizie in Italia non siano aumentate di numero in senso assoluto, ma che siano invece aumentati i contribuenti che, quando devono mettere “a posto” casa o quando il condominio decide di rifare il look al palazzo, si avvalgono dell’agevolazione fiscale prevista dall’articolo 1 della legge 449/1997. Scontare sulle imposte da pagare il 36% delle spese di ristrutturazione, fino a un massimo di 48mila euro, è infatti, un risparmio sul costo delle opere edilizie, che rende questa detrazione fiscale molto attraente. Il beneficio si concretizza con la presentazione della dichiarazione dei redditi dell’anno in cui i lavori sono stati pagati e negli anni successivi, a seconda del numero delle rate a cui si ha diritto per la fruizione del bonus. In via generale, deve essere ripartito in 10 rate di pari importo. Solo in particolari casi è possibile fruire della ripartizione in 3 o 5 rate. Ad esempio, chi ha compiuto 75 anni entro il 2009 può scegliere la suddivisione in 5 rate, mentre chi ne ha compiuti 80 può decidere di velocizzare il recupero in 3 sole rate. Fermo restando che, possedendone i requisiti, cioè 75 o 80 anni, anche le opzioni già espresse negli anni precedenti, quando si era più “giovani”, possono sempre essere variate, ricalcolando una diversa ripartizione della detrazione residua in un numero di rate inferiore.