PEC: Brunetta firma intesa con Rete Imprese Italia

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La Posta Elettronica Certificata gode di una diffusione sempre crescente nel nostro paese ed il protocollo d’intesa con Rete Imprese Italia potrebbe aumentare la domanda in modo esponenziale. A tre mesi dal PEC-Day, giorno in cui ha preso vita la posta elettronica certificata, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta ha illustrato nel corso di una conferenza stampa gli aggiornamenti sul numero di PEC attivate da cittadini, imprese, professionisti e Pubbliche amministrazioni, oltre ad annunciare il Protocollo d’intesa siglato con Rete Imprese Italia. I dati raccolti dal DigiPA mostrano numeri in costante progressione: ad oggi i professionisti in regola sono più di 1 milione (oltre il 50% del totale) mentre più di 400.000 aziende risultano già dotate di almeno una casella di Posta Elettronica Certificata. Le PA centrali e locali dotate di PEC sono 11.000, per un totale di 18.250 caselle attivate.

I cittadini che hanno richiesto la procedura di attivazione attraverso il portale postacertificata.gov.it, sono ben 330.418; oltre la metà di questi sono già in possesso di un indirizzo personale e certificato. Se la domanda continuerà su questa linea, entro fine 2010 saranno 6 milioni le PEC attivate, tra aziende, professionisti e cittadini, a fronte di almeno 25.000 PEC attive nella Pubblica amministrazione.Il protocollo d’intesa siglato con Rete Imprese Italia punta ad aumentare la domanda in modo esponenziale, portando l’utilizzo della Posta Elettronica Certificata nella comunicazioni tra le PA e tutti i suoi associati (oltre 2,5 milioni di imprese). Rete Imprese Italia dovrà quindi assicurarsi che ogni suo associato sia dotato di PEC e la utilizzi obbligatoriamente per le comunicazioni con la Pubblica Amministrazione. Il documento, firmato dai vertici di tutte le associazioni di categoria, prevede inoltre tutta una serie di interventi mirati a sviluppare l’innovazione digitale nel settore delle piccole e medie imprese, allo scopo di incrementare l’accessibilità dei sistemi di e-gov e facilitare le relazioni amministrative con i cittadini.

di Tullio Matteo Fanti