Manovra correttiva: misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria

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Nella Gazzetta Ufficiale 30 luglio 2010, n. 176 è stato pubblicato il testo del Decreto-Legge 31 maggio 2010, n. 78, coordinato con la Legge di conversione 30 luglio 2010, n. 122, intitolato “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”.

Secondo quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, non si tratterebbe della solita manovra finanziaria di aggiustamento dei conti pubblici, bensì in un intervento finalizzato al superamento della crisi dell’euro, provocata dalla speculazione. Con tale manovra, infatti, il Governo si prefigge l’obiettivo di ridurre il peso dello Stato nell’economia e nella società.

L’intervento anticrisi economica nel prossimo biennio dovrebbe provocare degli effetti finanziari strutturali per una somma complessiva pari 24,9 miliardi di euro, in quanto lo scopo precipuo della manovra è quello di ricondurre il rapporto tra indebitamento e PIL nel 2012 al di sotto del 3%, come previsto dal Trattato di Maastricht.

Il decreto legge de quo prevede dei tagli alla spesa pubblica ed una riduzione dei costi della politica e della pubblica amministrazione.

Tale riduzione, tra l’altro, verrà perseguita mediante i seguenti tagli:

* riduzione e flessibilità negli stanziamenti di bilancio;
* riduzione di spesa per la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Banca D’Italia. In particolare, è stata prevista l’eliminazione di posti negli organici dirigenziali, oltre quelli già previsti da norme vigenti, per un risparmio complessivo non inferiore a 7 milioni di euro ed una riduzione degli stanziamenti dei singoli Ministri senza portafoglio e sottosegretari con un risparmio complessivo non inferiore a 50 milioni di euro, somme che saranno versate all’entrata del bilancio dello Stato;
* modernizzazione dei pagamenti effettuati dalle pubbliche amministrazioni, attraverso la realizzazione di un servizio nazionale per pagamenti su carte elettroniche istituzionali, ivi compresa la tessera sanitaria;
* riduzione del costo degli apparati politici ed amministrativi. L’art. 5, comma 2, del decreto de quo, al riguardo, prevede che, con decorrenza dal 1 gennaio 2011, il trattamento economico complessivo dei Ministri e dei Sottosegretari di Stato, i quali non siano membri del Parlamento nazionale, previsto dall’articolo 2, primo comma, della legge 8 aprile 1952, n. 212, e’ ridotto del 10%;
* riduzione del 10% rispetto all’importo complessivo, erogato nel corso del 2009, dei compensi dei componenti degli organi di autogoverno della magistratura ordinaria, amministrativa, contabile, tributaria, militare e dei componenti del CNEL.

Sotto il profilo delle entrate, le misure anticrisi hanno come obiettivo precipuo il contrasto all’evasione fiscale e contributiva, lotta nella quale è prevista anche la partecipazione dei Comuni, a fronte di un maggiore introito sulle somme recuperate. Altre armi da utilizzare nella lotta all’evasione fiscale sono individuate:

* nel contrasto al fenomeno delle imprese <> e di quelle in perdita <>;
* nel rafforzamento delle verifiche incrociate fra Inps e Agenzia delle Entrate;
* nel potenziamento dei processi di riscossione dell’INPS.

Sono state, invece, escluse nuove imposte o aumenti di quelle esistenti.

Inoltre, la manovra anticrisi prevede degli interventi fiscali a favore delle reti d’impresa, quali ad esempio:

* per la prima volta, un regime di fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno;
* vantaggi fiscali per le imprese;
* misure per ridurre il peso della burocrazia, quali l’istituzione nel Mezzogiorno di zone a burocrazia zero;
* incentivi per il rientro in Italia di ricercatori residenti all’estero;
* il rifinanziamento del Fondo per le infrastrutture;
* norme in materia di procedure fallimentari.

Per quanto concerne il pubblico impiego, è stato stabilito il congelamento dei trattamenti economici per tre anni ed è stato introdotto un taglio per le retribuzioni pubbliche più elevate.

Sono state definite, altresì, le misure contro i falsi invalidi, tra le quali si segnalano, quelle previste dall’art. 10 bis del presente decreto, relative agli “Accertamenti in materia di micro-invalidita’ conseguenti ad incidenti stradali”.

E’ stato previsto, inoltre, il controllo della spesa sanitaria.

Elena Salemi

Fonte: http://www.altalex.com/index.php?idu=143290&cmd5=ac265b1bc42e01dbe234216e9f6c78ee&idnot=11219