Il ministro Brambilla contro Apple: Crociata bipartisan contro Cupertino per l’app What Country

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Roma, 28 set. (Apcom) – «Ho dato mandato all`Avvocatura dello Stato di procedere nelle sedi opportune contro i responsabili del grave danno d`immagine arrecato al nostro Paese». E` quanto
afferma il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, titolare della delega alla tutela ed al rilancio dell`immagine dell`Italia e del made in Italy, in relazione all`applicazione ’What country’ disponibile a pagamento sul negozio online Apple, in cui l`Italia è identificata con ’pizza, mafia, pasta, scooters’.

«Si tratta ovviamente – avverte il ministro – di una rappresentazione offensiva ed inaccettabile, per di più accompagnata da un testo ’esplicativò che, se possibile, peggiora ulteriormente le cose. L`Italia è un faro nel mondo per la sua storia, la sua cultura ed il suo stile. Come cittadina e come ministro non posso permettere che si getti discredito sul nostro Paese utilizzando un`organizzazione criminale come nostro testimonial».

«Tutto questo fa grande torto all`Italia e agli italiani. Tale immagine distorta, alla cui creazione hanno contribuito anche tante pellicole cinematografiche diffuse in tutto il mondo, deve essere definitivamente corretta. Perciò – conclude Brambilla – ho chiesto ad Apple di rimuovere l`applicazione da APP-store e ho dato mandato all`Avvocatura dello Stato di procedere nelle sedi
opportune contro i responsabili».

(ANSA) Insperabilmente, l’iniziativa legale avviata dal ministro ha avuto il pregio di mettere dalla stessa parte della barricata governo e opposizione. «Siamo soddisfatti per la decisione del ministro del Turismo Brambilla di dare seguito alla nostra denuncia e all’indignazione espressa  dall’Osservatorio Antiplagio a causa della scelta dell’azienda americana Apple di commercializzare un’applicazione per iphone, ipod e ipad chiamata ’What Country’ che identifica l’Italia con pizza e mafia», ha spiegato Laura Garavini, capogruppo del Pd in commissione Antimafia, che già nella giornata di ieri aveva annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno. «Ora ci aspettiamo – ha puntualizzato – che l’azione del governo sia incisiva, cioè che ottenga da Apple la rimozione dell’applicazione che non solo offende il nostro paese ma, soprattutto, utilizza la mafia come marchio per vedere, facendo così pubblicità al crimine».

Fonte: http://www.lastampa.it