Emergenza rifiuti: Cittadinanzattiva Campania chiede applicazione procedura di infrazione da parte della Commissione Europea

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“Solleciteremo l’apertura di una procedura di infrazione contro l’Italia da parte della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea con riferimento alla cattiva applicazione della direttiva quadro sui rifiuti (direttiva2006/12/CE sui rifiuti) nella Regione Campania”. Questa la dichiarazione del segretario regionale di Cittadinanzattiva Campania, Ferdinando Iavarone, e del Presidente dell’associazione Carlo Caramelli, in merito alla situazione drammatica dei rifiuti a Napoli. “Purtroppo, abbiamo già dovuto seguire questa strada nel 2007, ottenendo come risultato l’impegno della Commissione, di cui abbiamo dato notizia nel 2008 anche al Prefetto di Napoli. Ma, anche di fronte a questo, dobbiamo segnalare l’ennesimo fallimento di una politica di gestione dei rifiuti, fatta di annunci e di scarsi risultati. Sino all’annuncio-beffa di voler aprire una discarica in un territorio che andrebbe protetto e sostenuto, come il Parco Nazionale del Vesuvio”.
Congiuntamente, Cittadinanzattiva Campania richiede di vigilare sulla normativa comunitaria ambientale, affinché, come previsto, i rifiuti siano recuperati e smaltiti senza rischi per la salute e senza arrecare pregiudizi all’ambiente, così come si attui un piano integrato di smaltimento dei rifiuti eco-compatibile. “Chiediamo”, hanno aggiunto Iavarone e Caramerlli, “che si dia finalmente il via alla istituzione del registro tumori, come in precedenza richiesto anche dalla nostre realtà di Aversa e Caserta, territori purtroppo al centro del malaffare legato alla gestione di rifiuti tossici da parte delle ecomafie. In un’area come la nostra è assurdo che manchino dati scientifici certi degli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute dei cittadini campani”.
Si richiede, inoltre, di sostenere politiche di incentivazione alla riduzione dei consumi, attraverso campagne di sensibilizzazione, nonché la promozione/diffusione della raccolta differenziata, fornendo ai cittadini la strumentazione idonea nonché l’apertura/utilizzo di impianti che si avvalgono di “tecnologie pulite” per la trasformazione e riciclo dei materiali, di gran lunga più convenienti rispetto alla termovalorizzazione, con vantaggi per la salute, per tutelare l’impatto ambientale e promuovere il risparmio energetico.
Nella richiesta che sarà inviata alla Commissione Europea, Cittadinanzattiva invita la Direzione Ambiente a valutare la possibilità scientifica di avvalersi delle collaudate tecniche di Bio-Ossidazione con trattamenti meccanici biologici per lo smaltimento dei rifiuti, per neutralizzare gli effetti degli scarti umidi putrescibili, a differenza delle sostanze tossiche immesse nell’aria dai termovalorizzatori.
Cittadinanzattiva Campania richiede che venga superata definitivamente quest’ennesima emergenza evitando di ricorrere nuovamente ad azioni risolutive provvisorie, bensì tutelando il diritto alla salute dei cittadini campani e si riserva, in caso dei inerzia, di interessare qualsiasi altro intervento e forma di collaborazione.