Ferrovie: Ntv accusa Fs di ostacolare la concorrenza. Chiesto un incontro col Premier

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La Nuovo trasporto viaggiatori spa passa all’attacco contro gli «illegittimi ostacoli» posti dal gruppo Ferrovie dello Stato spa alla liberalizzazione del mercato ferroviario. Il Cda di Nuovo Trasporti Viaggiatori, convocato d’urgenza, ha deliberato all’unanimità di chiedere un incontro urgente al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, «affinchè, anche con i ministri competenti, adotti una efficace e tempestiva azione di controllo e verifica dei comportamenti posti in essere dall’attuale vertice del gruppo FS nei confronti di NTV e avvii la improcrastinabile separazione proprietaria di RFI dal Gruppo FS». Inoltre, il board ha deliberato di «agire in tutte le sedi in Italia e in Europa per far valere i propri diritti e ricevere il riconoscimento di tutti i danni che ne derivano». Il Cda di Ntv, riferisce la società, si è riunito in sede straordinaria per discutere degli illegittimi ostacoli alla propria attività imprenditoriale posti in essere dal gestore dell’Infrastruttura (Rfi) nel corso degli ultimi mesi e per valutare i danni che ne derivano. «Il processo di liberalizzazione del trasporto ferroviario- sottolinea Ntv- è stato voluto dall’Unione Europea per il rilancio del settore, attraverso il superamento del vecchio sistema incentrato sul monopolio delle aziende di Stato e l’avvio del nuovo sistema basato su una pluralità di imprese in concorrenza tra loro, a tutto beneficio dei cittadini che potranno usufruire di servizi più efficienti e competitivi». Dal 1 gennaio 2010 è stato anche aperto il mercato internazionale dei servizi ferroviari tra Paesi dell’UE e, prossimamente, è prevista l’apertura dei mercati domestici. L’Italia si pone all’avanguardia in questo quadro, avendo aperto il mercato domestico alla concorrenza già nel 2001. Il progetto di Ntv si inserisce in questo contesto con caratteristiche di assoluto rilievo: un investimento privato di 1 miliardo di euro effettuato senza alcun sussidio pubblico; la creazione di oltre 2000 posti di lavoro tra diretti e indotto. «Gli ostacoli frapposti nell’ultimo periodo all’attività di NTV sono molteplici», denuncia la società. «Due assumono particolare gravità: RFI non ha garantito a NTV, come previsto dalla legge, la disponibilità di un centro di manutenzione da utilizzare durante il processo di omologazione del proprio materiale rotabile. RFI mantiene un comportamento ostruzionistico nell’ambito di tale processo, che si è di fatto tradotto nell’interruzione da un mese delle corse prova sulle linee AV (alta velocità. ndr). Ciò – evidenzia Nuovo Trasporto Viaggiatori- nonostante Ntv si sia impegnata, con la stipula di un Accordo Quadro, a pagare nel decennio 2011-2021 un importo di circa 1,2 miliardi di Euro a RFI per l’utilizzo delle tracce». «Gli ostacoli al processo di liberalizzazione del trasporto ferroviario- prosegue Ntv- sono favoriti dal fatto che tale processo è gestito e regolato da un soggetto, quale RFI, appartenente al medesimo gruppo societario di Trenitalia, impresa concorrente di NTV. Ciò senza neanche il monitoraggio di una Authority indipendente, come è accaduto in passato nei settori dell’energia e delle telecomunicazioni. Questa insostenibile situazione deve essere urgentemente risolta attraverso la separazione proprietaria di Rfi dal Gruppo Fs»