Fisco, Asppi: “La cedolare secca sarà un colpo mortale per il canone agevolato degli affitti”

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La cedolare secca, «come attualmente prevista dallo schema di decreto», assesterà un «colpo mortale» ai contratti d’affitto a canone agevolato, determinandone la «scomparsa». È questa la preoccupazione avanzata dal presidente dell’Asppi, Alfredo Zagatti, nel suo intervento all’assemblea nazionale dell’Associazione sindacale dei piccoli proprietari immobiliari. Con la tassazione al 20% sugli affitti, che dovrebbe entrare in vigore dal 2011 nell’ambito del federalismo fiscale comunale, verrà meno la convenienza per «una tipologia di contratti che trova la sua ragion d’essere nel beneficio per il conduttore di un canone sensibilmente inferiore a quello di mercato e nella convenienza per il proprietario dello sconto fiscale che viene praticato nei comuni Ata (l’imponibile a fini Irpef è ridotto al 59,5% così come è abbassata l’imposta di registro». Scomparirà, quindi, uno strumento «che aveva lo scopo di consentire a migliaia di famiglie di stare sul mercato delle locazioni a canoni compatibili con i loro redditi». Dunque, se da un lato lo scopo della cedolare secca è quello di aiutare i locatori a muoversi meglio tra le tante carte burocratiche e tasse da pagare, favorendo così l’emersione degli affitti in nero, dall’altra si potrebbero tagliare le gambe alle poche agevolazioni già in vigore da tempo. Una cosa è certa, da primo gennaio, per gli affittuari sarà messo a disposizione un’ulteriore strumento per la registrazione dei contratti. Strumento che porterà con sè anche una diversa valutazione del reddito derivante dalla locazione che non si sommerà agl’altri redditi e quindi sarà tassato con aliquota inferiore a quelle ordinarie.