Commercialisti: arriva la nuova tariffa. In vigore dal 30 ottobre

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Approda in Gazzetta Ufficiale la nuova tariffa professionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili. La pubblicazione avverrà domani, 15 ottobre, dopo che nelle scorse settimane i nuovi onorari avevano già ricevuto il parere positivo definitivo del Consiglio di Stato. La precedente tariffa professionale dei commercialisti risaliva a 16 anni fa. Le nuove disposizioni si applicano, a partire dal 30 ottobre, senza alcuna differenziazione, ai professionisti iscritti nelle Sezioni A e B dell’Albo unico dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili, nato nel gennaio del 2008 dalla fusione tra dottori commercialisti e ragionieri. Per coprire l’inflazione dal 1994 (anno delle precedente tariffa) ad oggi, gli onorari sono stati aumentati del 50%. La nuova tariffa presenta disposizioni innovative che disciplinano gli onorari spettanti per le nuove attività previste proprio con la nascita dell’Albo unico, dalla riforma del diritto societario a quella del diritto fallimentare fino alle disposizioni tributarie. Nella nuova tariffa è stato inoltre reintrodotto il rimborso delle spese generali di studio nella misura del 12,5%, con il limite di 2.500 euro per ciascuna parcella. Le tariffe minime, seppur previste, hanno una funzione meramente orientativa e non sono pertanto vincolanti. Le nuove norme si applicano per le prestazioni in corso alla data della loro entrata in vigore. Per gli onorari graduali, i rimborsi spese e le indennità sono determinati secondo la tariffa in vigore nel momento in cui si è verificato il presupposto per la loro applicabilità. “Con l’approvazione e l’ormai imminente entrata in vigore della nuova tariffa professionale dell’Albo unico – afferma il presidente dei commercialisti, Claudio Siciliotti – la categoria ha ora finalmente onorari unici e aggiornati, che tengono conto inevitabilmente dell’aumento del costo della vita negli ultimi quindici anni. La nuova tariffa – conclude – rappresenta un punto di riferimento soprattutto per i giovani i quali, al momento del loro ingresso nel mercato del lavoro, possono farvi riferimento per definire con più forza il valore delle loro prestazioni. professionali”.