Made in Italy: Galan, per difesa in Usa al via progetto “Italianissimi”

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”Abbiamo voluto questo progetto per difendere il nostri patrimonio agroalimentare di qualita’ e contrastare la diffusione dell’Italian sounding in un mercato vasto come quello statunitense. Oltre che sulle azioni legali, infatti, occorre puntare parallelamente sulla sensibilizzazione dei consumatori, aumentandone la consapevolezza e mettendoli in condizione d’individuare quali sono realmente i prodotti italiani. Le azioni legali internazionali per contrastare il falso made in Italy, infatti, sono lunghe, complesse e, spesso, insufficienti”. Cosi’ il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, presentando il progetto ”Italianissimi”, una campagna di sensibilizzazione e promozione a tutela dei prodotti italiani negli Usa, partito ieri.
Solo un prodotto alimentare su otto consumato negli Stati Uniti proviene realmente dall’Italia. Sulla base di questi numeri, spiega una nota del Mipaaf, e’ stato avviato il progetto voluto dal ministro e realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma e Aicig, associazione dei Consorzi di Tutela dei prodotti italiani, e ideato da Retecamere, societa’ delle Camere di Commercio italiane che si occupa dei progetti integrati per lo sviluppo.
Lo scopo dell’iniziativa, prosegue la nota, e’ affermare un principio: ”il vero gusto italiano proviene solo dall’Italia, in quanto le caratteristiche del territorio di provenienza e il clima sono ingredienti del prodotto indispensabili e non riproducibili altrove. La provenienza dei prodotti e’ garantita dai marchi Dop (Denominazione di origine protetta) e Igp (Indicazione d’Origine Protetta), che il consumatore deve ricercare sulla confezione o richiedere al negoziante”.
E’ prevista una campagna rivolta ai media (riviste specializzate, blog sulla cucina e pubblicita’); la distribuzione di materiali informativi mirati all’origine dei prodotti; una serie di azioni formative e informative sui prodotti Dop e Igp nei piu’ importanti negozi di gastronomia di New York.

Fonte: Asca