La legge di Stabilità “vede” il traguardo

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Il percorso della Legge di Stabilità dovrebbe essere arrivata alla fine. Questa sera il Senato dovrebbe dare il via libera alla nuova Finanziaria senza modifiche rispetto al testo uscito dalla Camera. Il governo assicura che, giunta in porto la nuova Finanziaria, non ci sara’ bisogno di una manovra bis. ”Non ci sarà bisogno – assicura il ministro della Difesa Ignazio la Russa – in ogni caso, se fosse necessaria, dovrebbe farla un governo legittimato e non un’ammucchiata che va da Vendola a Fini”. ”E’ la prima volta – risponde il Pd con il capogruppo in commissione Bilancio Vidmer Mercatali – che succede che una Camera non possa dare nessun contributo e non mi sembra normale che il Senato sia ignorato su quella che è la legge piu’ importante di tutta l’attivita’ legislativa”. L’opposizione, tra l’altro, vorrebbe un cambio di rotta deciso del provvedimento che, attacca la presidente dei senatori del partito di Bersani, Anna Finocchiaro: ”ha dimenticato la crescita, il controllo della spesa e la competitivita”. E su queste tre linee e’ impostato il pacchetto di 17 emendamenti presentati dal suo gruppo al provvedimento. Ma a chiedere un cambio di passo sul fronte dello sviluppo e’ anche Fli. ”Questa legge di stabilita’ – sottolinea il responsabile Energia dei finiani, il senatore Giuseppe Menardi – ci e’ imposta dalla contingenza economica, tuttavia resta un’occasione sprecata per invertire la rotta a favore della crescita”. E d’altra parte anche il governatore di Bankitalia Mario Draghi ha chiesto al governo di cercare di conciliare il rigore dei conti con lo sviluppo. Altro fronte che resta aperto con la Legge di Stabilita’ e’ quello del terzo settore. Ieri il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha sottolineato che in tempi di crisi quello del volontariato e’ un settore che ha un ruolo fondamentale. Il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, ha sottolineato che la riduzione del 5 per mille, e piu’ in generale i tagli che interessano il no profit, previsti in Finanziaria mettono a rischio i servizi sociali offerti dai Comuni. ”Cari amministratori – e’ il monito del cardinale – aiutate chi sa aiutare, sostenete chi sa sostenere”. E’ difficile, pero’, ipotizzare che possano arrivare modifiche in questo ambito gia’ in Finanziaria. Per quanto riguarda il 5 per mille, in ogni caso, dalla maggioranza, e’ arrivata la rassicurazione che nel primo provvedimento utile arriveranno i 300 milioni che mancano a rifinanziare la misura in maniera uguale al 2010. Chiusa ieri la discussione generale, oggi alla ripresa dei lavori in Senato ci sara’ la replica del governo e poi si passera’ ai voti sui circa 170 emendamenti alla Finanziaria e i 5 al ddl di bilancio. L’ok finale e’ previsto per questa sera.

Fonte: Confcommercio