Giustizia digitale, obiettivi raggiunti e obiettivi futuri

0
395

100.000 atti giudiziari depositati telematicamente nel 2010 e oltre 490.000 comunicazioni telematiche a valore legale ad oltre 12.000 avvocati, la cui adesione ai servizi telematici giudiziari è cresciuta del 70% su base annua.Sono questi alcuni dei risultati del progetto “Giustizia digitale”, illustrati ieri in conferenza stampa dal ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, e il ministro della giustizia, Angelino Alfano.
Il progetto, nato da un protocollo d’intesa firmato il 26 novembre 2008, ha tra i suoi scopi semplificare le modalità di svolgimento dei servizi che l’Amministrazione della Giustizia rende ai propri utenti e gli adempimenti che ne conseguono, ridurre i costi di funzionamento degli uffici, razionalizzare e rendere più efficienti le infrastrutture e le reti di trasmissione della Giustizia tramite il Sistema Pubblico di Connettività (SPC) e la rete privata delle Forze di Polizia per le funzioni di ordine e sicurezza pubblica.

Tra gli interventi realizzati:

– notifiche telematiche, progetto attivo presso Tribunale di Milano; in fase di start up presso Tribunali di Roma e di Venezia;
– accesso degli avvocati e dei cittadini ai dati dei procedimenti che li riguardano con possibilità di procedere alla preiscrizione dei ricorsi accedendo al sistema informatico dei Giudici di Pace;
– attivazione della infrastruttura a chiave pubblica (public key infrastructure) ed active directory nazionale della giustizia e migrazione su tale infrastruttura di circa 2.500 utenti;
– distribuzione di 15.000 carte multiservizi ai dipendenti della Giustizia delle sedi del sud Italia.

Di prossima realizzazione, invece, sono:
– progressiva adozione, presso tutti gli uffici giudiziari ,di sistemi per la dematerializzazione degli atti processuali sia in ambito civile che penale;
– introduzione di strumenti che agevolino il lavoro di magistrati ed avvocati nell’esame degli atti;
– diffusione di servizi online ai cittadini dotati di carte per l’accesso ai servizi in rete quali CIE, CNS, Modello AT elettronico, ecc.;
– pagamento telematico da parte degli avvocati dei diritti e contributi previsti per legge a diverso titoli.