Italia: Pil a +1,3%, debito al 119%

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Nel 2010 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.548.816 milioni di euro correnti, con un aumento dell’1,9% rispetto all’anno precedente. La variazione del Pil in volume è stata pari all’1,3%. Sono i dati resi noti dall’Istat relativi al Pil italiano e al livello di indebitamento della Pubblica amministrazione. I dati finora disponibili per gli altri paesi indicano un aumento del Pil in volume dell’1,3% nel Regno Unito, dell’1,6% in Francia, del 2,8% negli Stati Uniti, del 3,6% in Germania e del 3,9% in Giappone. L’aumento del Pil in volume è la sintesi di una crescita dello 0,6% dei consumi finali nazionali, del 2,5% degli investimenti fissi lordi e del 9,1% delle esportazioni di beni e servizi. Le importazioni sono aumentate del 10,5%.
Sulla base delle informazioni ad oggi pervenute, l’Istat ha elaborato in via provvisoria le stime del conto consolidato delle Amministrazioni pubbliche relativo all’anno 2010. Da esse si evince che l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -4,6%, valore inferiore a quello (-5,4%) registrato nell’anno precedente. In valore assoluto l’indebitamento netto è diminuito di circa 10.500 milioni di euro, attestandosi sul livello di -71.211 milioni di euro. La pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari al 42,6%, inferiore di cinque decimi di punto rispetto al 43,1% del 2009.
A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato un aumento in volume dell’1,0% nell’agricoltura, silvicoltura e pesca, del 4,8% nell’industria in senso stretto, dell’1,0% nei servizi e una flessione del 3,4% nelle costruzioni.