Consumi e fiducia delle famiglie: debole ripresa ma con cautela

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Presso la sede nazionale di Confcommercio è stato presentato dal direttore del Censis, Giuseppe Roma, e dal responsabile dell’Ufficio Studi della Confederazione, Mariano Bella, l’Outlook dei consumi Censis-Confcommercio su “Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane”. Dalla ricerca emergono alcuni parziali segnali positivi anche se non si registra ancora quella spinta propulsiva necessaria a segnare un’inversione di tendenza vera e propria. A prevalere, infatti, è un atteggiamento generale di prudenza e moderazione delle spese che configura una fase di ripresa economica ancora debole. Entrando nel particolare, negli ultimi mesi la spesa per consumi delle famiglie ha ripreso leggermente tono (nel secondo semestre 2010 il 48,3% delle famiglie ha aumentato leggermente i consumi rispetto al 45,7% del primo semestre 2010), mentre le previsioni di spesa per i primi quattro-cinque mesi del 2011 indicano un leggero miglioramento del quadro generale ed un ulteriore, contenuto incremento dei consumi (la pensa così oltre un quarto delle famiglie rispetto al 23,8% del semestre precedente). In leggero miglioramento anche il clima di fiducia delle famiglie, determinato dall’aumento degli ottimisti (41,3% a gennaio 2011 contro il 36,1% di giugno 2010), ma il permanere di un saldo negativo tra ottimisti e pessimisti si traduce in una sostanziale accortezza e moderazione nelle spese. Anche se oltre un terzo delle famiglie negli ultimi mesi non ha rinunciato a nulla, le restanti hanno infatti complessivamente ridotto gli sprechi o effettuato qualche rinuncia. Quanto infine all’opinione delle famiglie italiane su quali siano i principali nodi strutturali che frenano la crescita del Paese, si confermano,ai primi posti l’instabilità del clima politico (per il 46,3%) e l’elevata disoccupazione (43,6%), ma a destare una certa preoccupazione ci sono anche le difficoltà per le giovani generazioni (29,7%) e l’eccessivo livello delle tasse (24,5%).