Corte dei conti, Enel: necessaria la riduzione di costi e indebitamento

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La Corte dei conti ha riferito al Parlamento sul risultato del controllo eseguito – in base all’art. 12 della legge 21 marzo 1958, n. 259 – sulla gestione finanziaria dell’ENEL S.p.A. per l’esercizio 2009 e sugli eventi più rilevanti avvenuti nella prima parte dell’anno 2010.
Sono emersi i seguenti dati di sintesi: al 31 dicembre 2009 l’indebitamento finanziario netto del Gruppo era pari a 50.870 milioni di euro, con un aumento di 903 milioni di euro (+ 1,8%) rispetto al 31 dicembre 2008.
Il numero dei dipendenti del Gruppo era di 81.208, con un incremento di 5.227 unità (+6,88%) con un costo complessivo (Italia + Estero) di 859 milioni di euro (+21,2%) e con un incremento del costo unitario medio totale dell’8,8%.
Il nuovo sistema retributivo variabile a lungo termine, recentemente introdotto a favore del solo management del Gruppo, in aggiunta all’ordinaria retribuzione fissa e variabile, comporterà una ulteriore spesa di 40 milioni di euro, che aumenterà a 60 milioni di euro a fine piano. Anche il costo delle consulenze nel 2009, (121,7 milioni di euro), presentava al 31 dicembre 2009 un incremento del 9,9% rispetto all’esercizio 2008.
Sono incrementate (del 5%), al 31 dicembre 2009, anche i crediti commerciali verso clienti del Gruppo, ammontanti a 13.010 milioni di euro.
Il Consiglio di Stato, (con sentenza n. 2507/2010 del 3 maggio 2010) ha confermato la sanzione di 11,7 milioni di euro che l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas ha irrogato ad Enel Distribuzione per violazione dell’obbligo di indicare sui documenti relativi ai consumi di energia elettrica, quella gratuita fra le possibili modalità di
pagamento.

La Corte ha ritenuto utile sottolineare alcuni specifici argomenti che potrebbero essere oggetto di interventi migliorativi, in linea anche con gli obiettivi strategici dichiarati dalla società stessa:

– proseguire, specie in un momento di irrequietezza dei mercati finanziari, nell’opera di riduzione del rilevante indebitamento del gruppo, con la dismissione delle partecipazioni in società non strategiche e la limitazione di nuove acquisizioni non indispensabili;
– porre una particolare attenzione al progressivo aumento dei costi della retribuzione del personale dirigenziale (top management), nelle componenti variabili, specie a lungo termine;
– ottimizzare la struttura della società, allo scopo di contenere il costo complessivo del personale dipendente, notevolmente aumentato per effetto dell’espansione del Gruppo all’estero;
– limitare i costi per consulenze e prestazioni professionali, con un più ampio uso delle risorse interne;
– portare a compimento la concentrazione, in un’unica società, della revisione legale dell’intero Gruppo, evitando la proliferazione di ulteriori incarichi;
– continuare nella razionalizzazione del sistema di recupero crediti;
– curare il puntuale rispetto delle indicazioni dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, anche, al fine di evitare condanne a rilevanti sanzioni.
La relazione è disponibile sul sito Internet www.corteconti.it, aprendo dall’home page la cartella: Ultimi documenti pubblicati.