Masera (Verbania): firmato l’ampliamento dell’Aviosuperficie

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Sottoscritta dal Presidente della Provincia di Verbania Massimo Nobili e dal Sindaco di Masera Michele Bruno, alla presenza dell’Assessore Provinciale all’Ambiente e Assetto Idrogeologico Lucio Pizzi, la convenzione per lo sviluppo e l’attuazione progressiva di un programma di ampliamento e potenziamento dall’Aviosuperficie di Masera, obiettivo di interesse sovracomunale previsto dal Piano Territoriale Provinciale. Si tratta infatti di un’aviosuperficie già ad oggi abilitata all’atterraggio e decollo di piccoli aerei da diporto e commerciali, ed in grado di svolgere anche funzioni di supporto per la protezione civile e l’elisoccorso.

“Riteniamo che abbia potenzialità d’impiego maggiori, volte allo scalo di velivoli di dimensioni più importanti, con conseguenti ricadute in ambito turistico, sportivo, commerciale e di servizio per le emergenze. Con questa convenzione – spiega il Presidente Nobili – mettiamo a disposizione 50 mila euro per uno studio di fattibilità per la messa in sicurezza sul piano idraulico e geomorfologico, dato imprescindibile per lo sviluppo delle attività connesse a questa aviosuperfice intitolata alla memoria del primo trasvolatore delle Alpi Geo Chavez e dell’imprenditore-aviatore ossolano Giuliano Marini, al quale dobbiamo questo impegno. L’importo destinato a questo studio trova copertura in un residuo di trasferimenti regionali per il miglioramento dell’assetto idrogeologico. La Provincia ha assunto il ruolo di soggetto coordinatore in questa percorso che esige un puntuale confronto con gli enti preposti alla gestione del demanio idraulico e alle problematiche di natura idrogeologica, quali l’Autorità di Bacino, l’AIPO, Regione ed ANAS per quanto riguarda la viabilità statale adiacente”.

L’aviosuperfice di Masera, operativa dal 1984 e fin dall’inizio gestita dall’Aero Club Valdossola, oggi Air Valdossola, si estende su un’area di 150 mila metri quadrati e dispone di due piste di decollo, la prima con manto d’asfalto di 600 metri, la seconda con manto d’erba di 900 metri.

“Con il nuovo progetto la prima andrà a sparire e la seconda sarà allargata e allungata. Non pensiamo a un aeroporto ma a un’aviosuperficie attrezzata di servizio per aerei al massimo di 10 tonnellate – 15 posti e poi per un movimento elicotteri che è in crescita” spiega Piero Bracali, Presidente di Air Valdossola.

“Abbiamo già ricevuto come Amministrazione Comunale manifestazioni d’interesse da parte di operatori commerciali e pensiamo che lo sviluppo dell’aviosuperficie possa avere interessanti ricadute da un punto di vista economico e occupazionale, con attività collaterali quali, ad esempio, officine e ristoranti. Partiamo da questo studio preliminare, e il primo passo – ribadisce il Sindaco di Masera Michele Bruno – sarà la messa in sicurezza. Interventi che riteniamo possano essere in parte finanziati da strumenti regionali, come ad esempio il piano gestione sedimenti e manutenzione alvei, oltre a lavori a costo zero, come già avvenuto in passato, con convenzioni con ditte che eseguono i lavori in cambio della cessione dei materiali. La parte strutturale verrà in un secondo tempo e penso potrà anche essere frutto dell’iniziativa privata. Fondamentale è comunque la volontà politica nel perseguire questo risultato e questo protocollo la sancisce”.

Gran parte dell’aviosuperficie, e in particolare tre hangar e altri prefabbricati tra cui la sala radio e la clubhouse, è attualmente dislocata all’interno della piana del Toce, in una zona in cui l’assetto dell’alveo è influenzato dai suoi tributari: una collocazione che espone le strutture al rischio – già verificatosi – di esondazioni ed allagamenti.

“L’elaborazione dello studio di fattibilità, che ha ottenuto voto favorevole dal Consiglio Provinciale, può già partire da un dettagliato preliminare redatto dal geologo della Provincia, dottor Maurilio Coluccino, che ha appurato la procedibilità tecnica e normativa del progetto. Lo studio definirà un nuovo assetto logistico della struttura secondo un cronoprogramma di interventi distribuito in quattro anni e che punta a due obiettivi: 1) l’attuazione di importanti interventi di messa in sicurezza idrogeologica dell’area circostante all’’Aviosuperficie coerenti con le destinazioni del PAI a difesa della viabilità statale e del territorio 2) il potenziamento infrastrutturale e funzionale dell’Aviosuperficie. Gli interventi – fa sapere l’Assessore Pizzi – prevedono lo spostamento delle principali strutture di servizio al volo in una zona protetta dalle piene, ad Est della Strada Statale 33 del Sempione, lasciando in quella di pertinenza fluviale esclusivamente le piste e qualche struttura accessoria per le quali si provvederà ad elevare i livelli di sicurezza con interventi tesi alla ricalibratura dell’alveo del Toce ed il completamento delle difese spondali”.

Le opere – da attuare in tre fasi successive nel periodo 2012-2016 – consisteranno poi nell’allungamento fino a 1200 metri della pista attualmente in erba e la costruzione di due nuove aviorimesse, lo spostamento degli hangar oggi esistenti e la realizzazione di nuovi per la protezione civile e mezzi antincendio, l’elisuperficie, la nuova clubhouse, gli uffici doganali e gli spazi per la scuola di volo.