Viterbo: più controllo sulle cave dismesse

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“La Provincia di Viterbo è intenzionata ad istituire un nucleo di Polizia provinciale incaricato esclusivamente di svolgere operazioni di prevenzione e controllo sulle attività cave dismesse”.

Lo ha annunciato l’assessore all’Ambiente della Provincia di Viterbo Paolo Equitani, questa mattina, durante la presentazione del monitoraggio delle cave contaminate effettuato dall’Enea. L’attività di monitoraggio ha riguardato i siti di Vetralla, Capranica e Castel S.Elia finiti nel 2005 al centro dell’inchiesta “Giro d’Italia, ultima tappa Viterbo” che portò alla scoperta di un traffico di rifiuti illeciti. Lo studio, illustrato dal responsabile scientifico di Enea Giovanna Zappa ha delineato una situazione decisamente sotto controllo e non allarmante (chi fosse interessato a prendere visione dei dati può collegarsi al sito www.provincia.vt.it ed entrare nella categoria Ambiente- Bonifica Siti).

“La Provincia – ha aggiunto Equitani – sta effettuando una mappatura dettagliata di tutte le cave dimesse presenti sul territorio e contemporaneamente sta svolgendo anche un accurato monitoraggio per avere un quadro certo della situazione. Subito dopo i nostri tecnici, coadiuvati dalla Polizia provinciale provvederanno a controllare se, in questi stessi siti, ci sono state penetrazioni della criminalità organizzata che possono aver determinato situazioni d’inquinamento. Infatti, nonostante l’inchiesta del 2005 abbia portato alla luce e smantellato un traffico illecito di rifiuti nelle cave di Capranica, Vetralla e Castel S.Elia, la nostra provincia potrebbe continuare ad essere utilizzata da personaggi senza scrupoli per affari poco puliti.

E’ necessario prevenire questo rischio e, nonostante le poche risorse a disposizione, intendiamo investire il più possibile proprio sul controllo del territorio. Naturalmente – ha poi aggiunto Equitani – è necessaria la collaborazione delle amministrazioni locali, ma anche e soprattutto dei cittadini, che abitano vicino a questi siti. Qualsiasi movimento sospetto deve essere prontamente segnalato alle autorità competenti che provvederanno ad effettuare le verifiche del caso. Da parte nostra – ha concluso l’assessore – continueremo ad avvalerci della consulenza dell’Enea per effettuare le analisi del suolo ed informare correttamente la popolazione sul reale stato di salute del territorio in cui vivono”.