Benzina, da venerdì pieno più caro di 3 euro

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FOTO DI REPERTORIO

Effetto immediato alla pompa per il rincaro di 4 centesimi delle accise deciso “a gatto selvaggio” dal Governo per fronteggiare l`emergenza immigrati: in vigore da ieri fino a tutto il 2011 ma sconosciuto agli operatori, l`aumento, incluso l`effetto moltiplicatore dell`Iva, è stato recepito questa mattina da tutte le compagnie petrolifere aumentando i prezzi raccomandati di verde e diesel di 4,8 centesimi al litro. Eccezione fatta per Tamoil e TotalErg su, rispettivamente, di 4 e 3,8 centesimi. Ma non finisce qui: già da venerdì primo luglio l’aumento salirà a quasi 4,2 centesimi, visto che scatterà il secondo scaglione di rincaro previsto per il finanziamento del Fondo unico per lo spettacolo (Fus). Ecco che nel giro di tre giorni si rischia di bruciare gran parte dei cali accumulati nell’ultimo mese. Basti pensare che secondo i calcoli di Nomisma Energia un pieno-tipo costa da oggi 2,5 euro in più, e da venerdì ben 3 euro. I rincari di oggi sono, quindi, legati all’urgenza provocata dalle ondate migratorie e sono stati stabiliti dall’Agenzia delle Dogane, con riferimento alla legge Milleproroghe, che dà la possibilità di ricorrere alle accise in situazioni di emergenza. Mentre gli aumenti che si aggiungeranno a partire da venerdì primo luglio riguardano la fase due del rincaro modulare previsto a primavera dal decreto Omnibus per cultura e spettacolo, o meglio per il finanziamento del Fus. Così, dal primo luglio al 31 dicembre 2011, le accise saliranno a quota 613,20 euro per mille litri sulla verde e 472,20 euro per mille litri sul gasolio. Si tratta, sottolinea il presidente Davide Tabarelli, della crescita “più alta delle tasse sui carburanti dalla decisione del governo Dini del febbraio 1995 che, con le tasse sulla benzina, cercò di tamponare il grave peggioramento dei conti pubblici”. Considerando un anno interno, Nomisma Energia, inoltre, stima che la stangata peserà sulla spesa di una famiglia standard per circa 30 euro. Duro il commento delle organizzazioni sindacali dei gestori, Faib Confesercenti e Fegica Cisl, promotori tra l’altro del ddl “Libera la benzina!” per riformare il settore della distribuzione e consentire una diminuzione dei prezzi dei carburanti. “L’accisa sui carburanti torna od aumentare ogni qualvolta le casse dello Stato sono vuote. Una volta sono i Fondi Fus (anche se il prossimo aumento del primo luglio copre 4 volte le somme tagliate); oggi è l’emergenza umanitaria”, commentano in una nota. Secondo le due associazioni “è l’effetto della legge appena approvata che consente di aumentare l’accisa sui carburanti per far fronte ad emergenze di qualsiasi natura: il 28 giugno quella umanitaria e, domani, magari anche quella per interventi nel territorio, considerati i ‘tagli linearì e visto che questa prerogativa è stata estesa anche a Regioni e Comuni”. Inoltre, sottolineano, “c’è da aspettarsi un altro aumento qualora la manovra che giovedì verrà presentata dal ministro Tremonti conterrà un aumento dell’iva dell’1%”.

E.C.

Fonte: www.conquistedellavoro.it