Ecofin: Governance, bilancio e Iva protagonisti del summit

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L’ultimo incontro a cui hanno partecipato i ministri finanziari della Ue focalizzato su una serie di indicazioni.

Il Consiglio Ecofin dell’Unione europea ha presentato il suo orientamento generale sulle proposte legislative in materia di governance economica in vista della conclusione delle negoziazioni con il Parlamento europeo. Le proposte vanno a rinforzare la disciplina budgetaria degli Stati Membri e a rimediare agli squilibri macroeconomici nella Ue e, in particolare, nella zona euro.
Il Consiglio ha adottato anche una serie di raccomandazioni sui programmi di riforma nazionali e sulle politiche di budget degli Stati membri e ha anche concluso il semestre europeo che iniziato sotto l’egida di una riforma più vasta della governance economica.

Iva sui servizi finanziari e gruppo di lavoro sul codice di condotta
In particolare dal punto di vista fiscale è stato analizzato un rapporto sullo stato di avanzamento dei lavori per le bozze di direttiva e di regolamento sul regime Iva applicabile ai servizi di assicurazione e agli altri servizi finanziari.
Le proposte, che sono del 2007, mirano a chiarire e aggiornare le definizioni dei servizi esenti dai pagamenti dell’Iva, per assicurare una coerente interpretazione negli Stati membri.  La Commissione europea ha anche proposto, in aggiunta, un meccanismo per la creazione di gruppi transnazionali di condivisione dei costi e anche un’estensione della possibilità per i prestatori di servizi di applicare le regole ordinarie in materia di Iva.

Il codice di condotta contro la concorrenza fiscale dannosa
Un altro tema discusso è il codice di condotta contro la concorrenza fiscale dannosa i cui lavori sono stati seguiti con successo dal gruppo di studio durante la Presidenza ungherese. Il Consiglio ha invitato il gruppo a proseguire su questa strada e ha incoraggiato la Commissione europea a continuare il dialogo con i Paesi terzi e a tenere regolarmente informato il gruppo degli step successivi del codice di condotta.

Iva su cereali in Romania e tassa sull’elettricità in Svezia
Inoltre il Consiglio ha adottato una decisione che autorizza la Romania ad applicare una misura speciale di deroga all’articolo 193 della direttiva IVA per designare come debitore d’imposta, anziché il fornitore, il soggetto passivo destinatario di cessioni di frumento, segala, orzo, granturco, soia, colza e girasole.

La Romania e la lotta alle frodi fiscali
Questo sistema di autoliquidazione temporanea per quel che concerne il pagamento dovuto non dal prestatario ma dal destinatario delle cessioni di frumento, etc. si applicherà per un periodo di due anni. Un fatto che dovrebbe consentire alla Romania di combattere più efficacemente la frode fiscale constatata nel commercio di alcuni cereali e semi oleosi che risultano dalla creazione di imprese “usa e getta” (società temporanee finalizzate all’evasione).

La Svezia e la tassazione per l’uso dell’elettricità sui porti
Un’altra decisione adottata riguarda la Svezia, autorizzata ad applicare, in accordo con l’articolo 19 della direttiva 2003/96/EC, una ridotta tassazione sulla elettricità fornita alle navi ormeggiate in un porto. Il governo svedese mira a promuovere un utilizzo più generalizzato dell’elettricità fornita dal sistema elettrico terrestre. Questo modalità di approvvigionamento dell’elettricità delle navi che si trovano nei porti è meno dannosa per l’ambiente che l’utilizzo del combustibile della dispensa a bordo delle navi. La misura sarà valida per un periodo di tre anni.

Claudia Scardino

Fonte: www.nuovofiscooggi.it