Istat: in calo il fatturato per l’industria

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A maggio il fatturato dell’industria diminuisce, al netto della stagionalità, dell’1,7% rispetto al mese precedente, con un calo del 2,9% sul mercato interno e un aumento dello 0,9% su quello estero. Lo rileva l’Istat che sottolinea come, nella media degli ultimi tre mesi (marzo-maggio), l’indice sia cresciuto del 3,8% rispetto ai tre mesi precedenti (dicembre-febbraio).

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di maggio 2010) il fatturato cresce in termini tendenziali del 10,8%.
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale dello 0,4% per i beni intermedi e diminuzioni dell’8,8% per l’energia, del 2,3% per i beni strumentali e dell’1,3% per i beni di consumo.
All’interno di questi ultimi, i durevoli aumentano dell’1,7%, mentre i non durevoli diminuiscono dell’1,7%.
Nel confronto tendenziale, il contributo più ampio alla crescita del fatturato viene dalla componente estera relativa ai beni intermedi.

I settori di attività economica per i quali si registrano, rispetto a maggio 2010, gli incrementi maggiori del fatturato totale sono quelli delle fabbricazioni di prodotti chimici (+38,3%) e delle attività estrattive (+18,0%).

Per quel che riguarda gli ordinativi totali, si registra un aumento congiunturale del 4,1%, per effetto di un calo dello 0,8% degli ordinativi interni e di un incremento del 12,2% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali sono aumentati del 6,1% rispetto al trimestre precedente.
Nel confronto con il mese di maggio 2010, gli ordinativi grezzi segnano una crescita del 13,6%. Per gli ordinativi, gli aumenti tendenziali maggiori si osservano per la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (+48,5%) e le fabbricazioni di prodotti chimici (+42,5%)