Calciatori e manovra anticrisi: perchè il contributo di solidarietà non è dovuto dalle società di calcio

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I contenuti del decreto-legge 138/2011, con cui sono state approvate alla vigilia di Ferragosto le misure necessarie a fronteggiare la crisi dei mercati, hanno aperto un acceso dibattito anche nel mondo del calcio. Il motivo della disputa apertasi tra società e calciatori nasce dalla reciproca mancanza di volontà di accollarsi l’onere. Ma a livello giuridico la situazione non presenta margini di dubbio. Sono i calciatori a dovere versare il contributo di solidarietà e non le società. “E’ evidente che ognuna delle parti voglia trovare convenienza dall’applicazione della novità normative, ma non si può piegare il diritto a logiche diverse”, commenta il presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca.