Province a rischio soppressione, Nobili: “chiediamo al Governo un fattivo confronto sulla riforma delle autonomie locali”

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Riunione nel pomeriggio di ieri presso la sede UPI di Roma delle piccole Province che rischiano l’estinzione per gli effetti del decreto legge varato alla vigilia di Ferragosto. Il Presidente dell’Unione Province Piemontesi e della Provincia del Verbano Cusio Ossola Massimo Nobili vi è intervenuto, di seguito il suo resoconto.
C’è una chiara assunzione di responsabilità da parte delle amministrazioni delle piccole province d’Italia che hanno piena consapevolezza del momento complesso che sul piano economico e sociale sta attraversando il Paese. Un momento che richiama tutti alla necessità di fare scelte coraggiose, come rivedere l’intero impianto della autonomie locali per incidere con criterio e sostanza sull’efficienza e costo della spesa pubblica”.
Al Governo rivolgiamo la richiesta di stralciare dal decreto legge, inteso come misura straordinaria per la stabilizzazione finanziaria, l’articolo con cui si sopprimono le Province che non rispettano opinabili criteri ‘dimensionali’. Questo per aprire la strada nell’immediato a un fattivo confronto che conduca all’approvazione di una legge, anche costituzionale, con la quale riconsiderare il ruolo, le funzioni e il numero delle province italiane”.
Quello che chiediamo al Governo è che ciò avvenga in un quadro generale di riforma che ridefinisca l’intero assetto partendo dalle aree metropolitane. In questo senso chiediamo anche che si intervenga su enti, agenzie, consorzi che – nell’esercizio delle loro funzioni – risultano essere ‘doppioni’ di pre-esistenti enti locali. Il Codice delle Autonomie, il cui iter va senza esitazione ripreso, dovrà in modo inequivocabile definire quali deleghe e risorse sono da assegnare a ciascun ente locale”.
Per quanto riguarda il ridisegnamento degli ambiti ottimali dei territori provinciali, e dunque i loro confini, chiediamo che ciò emerga da un percorso di verifica e confronto con le Regioni. L’auspicio è che in questa riforma si coinvolga tutto l’assetto istituzionale con la costituzione del Senato delle Autonomie Locali per superare l’attuale sistema bicamerale, per una vera applicazione del federalismo”.
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