contribuenti.it: 4 italiani su 5 non capiscono le tasse

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“In Italia 4 italiani su 5 non capiscono perché si pagano le tasse”. E’ questo il quadro che e’ emerso dalla ricerca effettuata da Krls Network of Business Ethics per ”Contribuenti.it Magazine” dell’Associazione Contribuenti Italiani, che ha analizzando i dati sulla Tax Compliance rilevati da Lo Sportello del Contribuente nel periodo luglio 2006-luglio 2011. In 5 anni la fedelta’ fiscale dei contribuenti e’ scesa di 12,2 punti passando da 28,94% a 16,74% a causa dei pochi servizi che si ricevono in cambio delle molte tasse che si pagano.
Solo nel 2011 l’imponibile evaso in Italia è cresciuto del 13,1% con punte record nel nord dove ha raggiunto l’ 14,2%. In termini di imposte sottratte all’erario siamo nell’ordine del 51,1% pari a 180,3 miliardi di euro l’anno.
Ogni contribuente italiano ”versa mediamente al fisco 7.560 euro all’anno, fra tasse, imposte e tributi vari, la cifra piu’ alta tra i paesi dell’area euro, ma riceve in cambio in servizi sociali il controvalore di 7.960 euro, il piu’ basso tra i principali paesi europei”.
Dalla ricerca di Contribuenti.it Magazine emerge che al primo posto tra i paesi che investono maggiormente nei servizi sociali troviamo la Francia con 10.790 euro pro capite, seguita dalla Germania con 9.170 euro, Svezia con 9.080 euro, Olanda con 8.780 euro, Inghilterra con 8.450 euro e Spagna con 8.120 euro.
L’indice della tax compliance e’ l’indice di fiducia dei contribuenti italiani. Esso rappresenta il comportamento dei contribuenti nei confronti dell’amministrazione finanziaria. La sua rilevazione avviene attraverso l’analisi di un campione di circa 5.000 contribuenti ed e’ costituito da due subindici, la stima dei contribuenti sulla situazione corrente (40%) e le previsioni per il futuro (60%)”. Il dato ‘ha una forte influenza sulla politica monetaria e fiscale in quanto e’ l’indice della Tax Compliance. Piu’ il valore e’ alto, piu’ i contribuenti hanno conoscenza, informazione e certezza di poter contare sui propri diritti. Attraverso questa via c’e’ da attendersi una diminuzione delle evasioni fiscali insieme ad un incremento delle soluzioni pacifiche delle controversie.
“L’evasione fiscale non si combatte con gli spot televisivi – ha affermato Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – Bisogna riformare il fisco italiano introducendo la tax compliance, seguendo ciò che avviene nei principali paesi europei che hanno ridotto le aliquote fiscali, migliorato la qualità dei servizi pubblici e sopratutto hanno reso trasparenti i conti pubblici facendo comprendere ai contribuenti come si amministrano i propri soldi. L’evasione fiscale a causa dell’inefficacia della P.A. è diventato lo sport più praticato dagli italiani. Fino a quando non migliorerà l’efficienza dell’amministrazione finanziaria e si taglieranno le spese della casta, il governo avrà bisogno di emanare nuovi condoni per far cassa ad ogni costo. E si premieranno sempre i grandi evasori fiscali, che preferiscono pagare le tasse a forfait e con il massimo sconto”.
CONTRIBUENTI.IT – ASSOCIAZIONE CONTRIBUENTI ITALIANI