Green Economy: il Molise tra le regioni pilota

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Alcune iniziative ecosostenibili proiettano il Molise tra le Regioni Pilota nella Green Economy. Ecco 3 esempi. 1° esempio. A Carpinone è stata istallata la prima Rete Elettrica Intelligente (Smart Grids) in Italia, una delle prime a livello europeo. La tecnologia installata comprende sistemi di previsione sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, sensori per il monitoraggio avanzato delle grandezze elettriche di rete, interazione con i produttori per la regolazione avanzata dei flussi sulla rete, colonnine per la ricarica di vetture elettriche e apparati domestici che permettono all’utente di verificare istantaneamente l’andamento dei consumi. Una smart grid è una rete di informazione che affianca la rete di distribuzione elettrica e gestisce la rete elettrica in maniera “intelligente” per la distribuzione di energia elettrica ovvero un sistema fortemente ottimizzato per il trasporto e diffusione della stessa evitando sprechi energetici: gli eventuali surplus di energia di alcune zone vengono infatti redistribuiti, in modo dinamico ed in tempo reale, in altre aree. “La rete convenzionale non riuscirà a gestire l’arrivo impetuoso delle fonti rinnovabili di energia e della cosiddetta generazione distribuita”, ha confermato Ennio Macchi, direttore del dipartimento di energia del Politecnico di Milano in occasione del convegno Alp Energy che ha richiamato gli esperti di tutti i Paesi che si affacciano sulle Alpi. Ma dalle Alpi passiamo all’Appennino Molisano. 2° esempio. Il primo impianto fotovoltaico su suolo pubblico, a 1050 metri di quota con circa 8.500 pannelli, capaci di fornire una potenza di 2 M sorgerà, come il sole, a Pescopennataro. Il comune del piccolo centro ha concesso una superificie di quattro ettari per venti anni alla joint venture tra l’italiana Ghella e la spagnola Gransolar, per realizzare il campo solare che darà l’energia a circa mille famiglie. 3° esempio. Dall’iniziativa StartCup Unimol arriva il progetto Beet Generation, di Nicole Flocco, del Politecnico di Milano, vincitore del Premio Ambiente della StartCup Molise 2011, che potrebbe rilanciare lo Zuccherificio del Molise con una sua parziale conversione verso la produzione di bioplastica ottenuta dalla fermentazione batterica dei prodotti di scarto delle barbabietole. La bioplastica è un polimero biodegradabile in acqua di fiume o di mare in 10 giorni, che quindi risolverà il pesante problema dell’inquinamento da plastica e del suo smaltimento. Sono i primi passi verso la terza rivoluzione industriale, quella dell’energia, che sarà caratterizzata dall’abbandono del petrolio e degli altri idrocarburi in favore delle rinnovabili, fotovoltaico in testa. Non dimentichiamo che il nostro è il paese in cui si canta “Che bella cosa è na jurnata e sole n’aria serena doppo na tempesta pe’ll’aria fresca pare già na festa che bella cosa na jurnata e sole”.

Berardo Viola
Green Moliseconomy