Sardegna, centrale Fiume Santo: Enti locali e sindacti scrivono alla Regione

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Enti locali e forze sindacali della Sardegna hanno stilato un documento con cui si rivolgono al presidente della Regione, Ugo Cappellacci, per chiedergli un intervento risolutivo nella vertenza in atto tra attori istituzionali e sociali del territorio ed E.On rispetto al presente e al futuro della centrale di Fiume Santo.
Di seguito il testo:

Al Presidente della Regione Sardegna
on. Ugo Cappellacci

Si è tenuto ieri mattina nella sala Campus del palazzo della Provincia un incontro tra il presidente della Provincia di Sassari, i sindaci di Sassari, Alghero e Porto Torres e i rappresentanti di Filctem, Flaei e Uilcem. Il confronto, sollecitato nei giorni scorsi dalle forze sindacali, si è reso necessario alla luce di quanto sta accadendo nei rapporti tra la multinazionale E.On e gli attori istituzionali e sociali di questo territorio rispetto alle problematiche relative agli impianti di Fiume Santo. Al termine della discussione, dedicata allo scambio reciproco delle informazioni in possesso, enti locali e organizzazioni sindacali hanno convenuto di dover chiedere con forza alla Regione Sardegna un intervento risolutivo e immediato, al fine di esigere da E.On una risposta chiara e netta rispetto ai problemi emersi e che si riferiscono di seguito.
1. Anzitutto, si lamenta l’assoluta impossibilità di individuare in E.On un interlocutore preciso e con poteri decisionali, con la conseguenza che – anche in seguito alle rare occasioni di confronto – restano sempre poco chiare per tutti le reali intenzioni della società rispetto al destino di Fiume Santo;
2. Fatta tale dovuta premessa, resta prioritario per il territorio che E.On dica una volta per tutte che intende mantenere gli impegni assunti attraverso gli accordi che ha siglato nel corso degli anni e che ha confermato anche di recente;
3. In particolare, si ribadisce la necessità assoluta di procedere alla realizzazione del nuovo impianto (gruppo 7) a ciclo superipercritico da 450 megawatt alimentato a carbone;
4. La suddetta costruzione è resa ulteriormente urgente dall’impegno aziendale di dismettere i gruppi 1 e 2 alimentati a olio combustibile il cui utilizzo è reso possibile da ormai diverso tempo da un regime di deroga non più sostenibile. Ogni ritardo nella costruzione del nuovo gruppo procura pertanto un danno non solo economico ma anche ambientale per il territorio;

5. Si richiede che, come conseguenza del rispetto di tali prioritari impegni, si proceda alla prevista restituzione delle aree che attualmente ospitano i gruppi 1 e 2 e di quelle prospicienti;
6. Fermo restando il favore di questo territorio per l’intenzione di E.On di implementare il sistema di approvvigionamento di energia attraverso un sempre più massiccio utilizzo di fonti energetiche rispettose dei principi di sostenibilità e compatibilità ambientale, si ribadisce la necessità – rispetto al progetto in atto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico – che la Regione Sardegna compia un’attenta valutazione degli impegni legati alle autorizzazioni;
7. In conclusione si ritiene inaccettabile il persistere della situazione attuale che, oltre a costituire il palese mancato rispetto degli accordi che E.On ha assunto con il territorio, garantisce un evidente vantaggio economico per la stessa società, ma per contro costituisce un grave danno ambientale per l’area interessata.
In attesa di ulteriori occasioni di confronto, si porgono cordiali saluti.

Alessandra Giudici, Presidente della Provincia di Sassari
Gianfranco Ganau, Sindaco di Sassari
Marco Tedde, Sindaco di Alghero
Beniamino Scarpa, Sindaco di Porto Torres
Massimiliano Muretti, Filctem Cgil
Giovanni Leoni, Filctem Cgil
Marco Riu, Filctem Cgil
Mario Marras, Flaei Cisl
Marco Dessì, Flaei Cisl
Salvatore Martinez, Flaei Cisl
Marcello Peralta, Flaei Cisl
Giovanni Tavera, Uilcem Uil
Franco Peana, Uilcem Uil
Mario Delrio, Uilcem Uil