Dr Motors sbarca a Termini Imerese, giovedì la fima- Di Pietro attacca

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Dr Motors conferma i piani per Termini Imerese con un piano industriale proiettato sino al 2017. Questo la sintesi della lunga mediazione con la Fiat (che ha chiuso i propri impianti nel sito produttivo) da parte del Ministro per lo sviluppo economico, Passera. L’accordo si è concluso con la previsione della mobilità incentivata per 640 lavoratori di Termini Imerese che riceveranno un bonus medio di 460 euro mensili per l’accompagnamento alla pensione. L’incentivo che sarà uguale per tutti (indipendentemente se operai o impiegati) al massimo, per chi farà 4 anni di mobilità, sarà pari a 22.850 euro. Dr Motor è chiamata a rendere definitivo l’accordo siglando giovedì prossimo al Ministero dello sviluppo economico siglando il proprio progetto industriale.Un piano di investimenti da 110 milioni per produrre 60mila auto a regime (nel 2017), con 1.312 assunzioni in 4 anni, le prime 241 nel 2012. Con l’organico Fiat ridotto di 640 unità, rispetto alle attuali 1.566, l’operazione sembrerebbe fattibile. Tra le ipotesi per il segmento d’attività relativo allo stampaggio di plastica della Magneti Marelli trasferito a Termini Imerese (150 addetti), si pensa alla creazione di una società ad hoc da parte Di Risio che potrebbe chiedere l’attivazione della legge 181/89 sul rilancio delle aree industriali con il coinvolgimento nel capitale di Invitalia. Punto fondamentale della strategia di Dr Motor sarà l’importazione di scocche e componenti dalla Cina: le fasi finali e l’assemblaggio delle vetture saranno effettuate nel sito siciliano. La fabbrica produrrà una citycar, la Dr1, una compatta (Dr2), una vettura del segmento C (quello della Volkswagen Golf) derivata dalla Chery A3, il Suv Dr5 in versione rinnovata . Scettico Antonio Di Pietro che ha puntato l’indice contro il ministro Corrado Passera. “Quali scambi inconfessabili sono avvenuti, in queste ore – ha dichiarato il leader dell’Idv – tra il ministro Passera e l’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne”. E non fa sconti nemmeno all’imprenditore molisano. Di Pietro afferma che l’imprenditore Massimo Di Risio, “non paga da mesi i suoi dipendenti d’azienda in Molise”. ”Oggi si celebra il funerale di Termini Imerese – ha attaccato Di Pietro -. La Fiat chiude e se ne va. L’imprenditore Di Risio, che ha promesso mari e monti e che è stato presentato dal ministero dello Sviluppo economico, non paga da mesi i suoi dipendenti d’azienda in Molise”.