Servizio notte FS: impegno a garantire in 2 anni la ricollocazione per tutti

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In relazione alla vertenza degli ex lavoratori Servirail Italia e Wagon Lits risultati in esubero a seguito della rimodulazione del servizio notte della società Trenitalia, Ferrovie dello Stato Italiane rende noto che, allo scopo di risolvere le situazioni di forte sofferenza e disagio dei lavoratori e delle loro famiglie, assume fin d’ora l’impegno di garantire, entro i prossimi 24 mesi, la progressiva ricollocazione – mediante l’appalto di attività – a tutti coloro che non hanno ancora trovato occupazione nella prosecuzione dei precedenti appalti relativi ai “servizi notte”’. Tutto ciò nella consapevolezza che il carattere di assoluta straordinarietà ed eccezionalità della problematica in atto rende non replicabile in futuro la soluzione individuata.

Una prima risposta, in tal senso, sarà data dall’attivazione del servizio notte sulla tratta Roma – Parigi, prevista nel primo semestre del 2012.

In attesa che si creino le condizioni per la ricollocazione degli altri lavoratori, gli stessi saranno avviati a specifici percorsi di formazione professionale.

Il Ministero del Lavoro ha già messo a disposizione gli strumenti previsti dalla normativa vigente, confermando la disponibilità a seguire l’evoluzione della vertenza, anche allo scopo di garantire, attraverso gli ammortizzatori sociali in deroga, forme di integrazione al reddito per i lavoratori sprovvisti di altre forme di tutela.

La rimodulazione del “servizio notte” si è resa necessaria in considerazione della particolare situazione congiunturale del settore. L’andamento del traffico dei treni notturni, infatti, ha registrato in questi anni una progressiva e significativa flessione, facendo registrare nel 2011 perdite di oltre 100 milioni di euro.

Di fronte al rischio di dover cancellare questo servizio, si è posta la possibilità di rimodularlo in occasione del nuovo orario (12 dicembre 2011). Tale rimodulazione ha generato circa 1.700 esuberi, 900 tra il personale dipendente di Trenitalia ed oltre 800 tra il personale delle ditte in appalto/subappalto. Per tutti gli esuberi interni, il Gruppo FSI ha già individuato le azioni di ricollocazione idonee a dare completa soluzione alla problematica, prevedendo l’utilizzo del personale sui settori a forte domanda.

La situazione creatasi per gli oltre 800 lavoratori dipendenti dalle Ditte che svolgevano servizi appaltati da parte di Trenitalia, ha innescato forme di protesta, tuttora in corso, anche rilevanti sotto il profilo dell’ordine pubblico.
Il quadro risulta, al momento, così sintetizzabile:

circa 100 lavoratori risultano in possesso dei requisiti pensionistici.
Dei circa 580 dipendenti impegnati sui servizi nazionali, trovano occupazione nel nuovo appalto 320 lavoratori, numero che potrebbe arrivare a 400 mediante l’applicazione di contratti part-time.
Per gli 87 lavoratori che svolgevano la manutenzione sulle vetture dei servizi notturni, sono in corso verifiche con le Istituzioni competenti su un’ipotesi che assicuri la continuità lavorativa per tutti.
Relativamente ai servizi internazionali, con il nuovo orario è stato avviato solo il collegamento Venezia – Parigi, dando continuità occupazionale a 22 lavoratori.