Manovra Monti e Agenzia per la sicurezza nucleare. Amici della Terra: una storia a lieto fine … per ora.

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Riceviamo e pubblichiamo

Gli Amici della Terra prendono atto con soddisfazione che le preoccupazioni sul mantenimento delle condizioni di indipendenza dell’autorità di controllo nucleare, prontamente portate a conoscenza delle sedi istituzionali competenti, hanno trovato condivisione in Parlamento.

Infatti, tra gli emendamenti predisposti dai relatori sul testo della manovra all’esame della Camera vi è quello che conferma all’ISPRA (l’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale) le funzioni di controllo sulla sicurezza nucleare e sulla radioprotezione.

Tali funzioni, che avrebbero dovuto essere svolte dall’Agenzia per la sicurezza nucleare, istituita dalla legge che prevedeva il rilancio del nucleare in Italia, ma di fatto mai nata ed assai opportunamente soppressa dal decreto legge 201/2011, erano ora destinate, secondo il decreto medesimo, ad essere incorporate dal Ministero dello sviluppo economico. Questa soluzione, in considerazione delle attribuzioni più generali di tale Ministero, si sarebbe posta in netto contrasto con il principio che vuole l’autorità di controllo indipendente da ogni istanza connessa alla produzione, principio sancito tra l’altro dalle direttive comunitarie in materia.

I controlli sulla sicurezza nucleare sono affidati da ormai quasi venti anni all’ISPRA o alle Agenzie per la protezione dell’ambiente che lo hanno preceduto (ANPA ed APAT). L’ISPRA ha continuato a svolgerli sino ad oggi, essendo rimasta sulla carta la nuova Agenzia alla quale avrebbero dovuto essere trasferiti.

La conferma delle funzioni di controllo all’ISPRA, oltre a garantire appieno il rispetto del principio di indipendenza del’autorità di controllo, rappresenta la conseguenza più diretta ed immediata della soppressione dell’Agenzia mai nata; consente il migliore impiego delle competenze specifiche ancora esistenti in Italia ed assicura, a differenza di ogni altra soluzione, l’effettiva assenza di ogni maggiore onere per la finanza pubblica.

Va, però, rilevato il carattere di transitorietà che l’emendamento predisposto dai relatori ancora attribuisce all’affidamento dei compiti all’ISPRA. Al riguardo, non possiamo che auspicare che i provvedimenti successivi trasformino al più presto in definitivo tale affidamento, evitando di perpetuare uno stato di incertezza che la previsione del trasferimento delle funzioni di controllo alla nuova Agenzia, ora soppressa, ha inevitabilmente generato nell’Istituto”.