Manovra Monti/ Imu su prime case, locazioni, negozi e terreni agricoli

0
369

Il Senato ha licenziato il testo definitivo della Manovra Monti. Viene confermato, così, il ritorno dell’Ici sulla prima casa che ora prenderà il nome di Imu – Imposta municipale unica. Un’imposta che potrà essere gestita dai Comuni e che il Governo prevede possa far impinguare le casse statali di circa 21,4 miliardi di euro nel 2012. Secondo quanto stabilito dal Decreto, infatti, l’Imu sulla prima casa sarà fissata al 4 per mille (con un eventuale aumento o ribasso del 2 per mille da parte delle amministrazioni locali su tutte le tipologie di immobili) a cui verrà associata una detrazione fissa di 200 euro più 50 di sconto (fino ad un massimo di 400 euro) per ogni figlio a carico sotto i 26 anni che abita nell’immobile . Il calcolo della base imponibile verrà effettuato moltiplicando prima la rendita catastale per la rivalutazione del 5%, poi moltiplicando il risultato ottenuto per il coefficiente di maggiorazione di 160 e, infine, per l’aliquota Imu di riferimento. Alla somma ottenuta si potranno aggiungere o detrarre sconti o aumenti comunali. Diversa, invece, l’aliquota prevista per gli immobili diversi dalla prima casa.

Immobili in affitto e comodato d’uso: Cessa il periodo delle agevolazioni per questa fascia in quanto l’Imu applicata sarà quella base del 7,6 per mille (0,76%) a cui i Comuni potranno aggiungere un ulteriore 3 per mille. Inoltre, il rincaro maggiore sarà previsto soprattutto per i contratti a canone concordato perché scopare la differenza tra le varie tipologie di contratto. Nessun vantaggio nemmeno per il comodato d’uso gratuito per cui l’imposta verrà calcolata come una normale seconda casa. Chi, invece, ha un immobile vuoto otterrà un bonus in quanto la quota Irpef sui redditi fondiari verrà assorbita dalla stessa Imu.

Negozi: I proprietari di negozi o immobili strumentali alle imprese (quindi soggetti Ires) subiranno la stangata maggiore. Il moltiplicatore utilizzato per calcolo della tassa, infatti, passa per i negozi da 34 a 55 a cui i Comuni potranno aggiungere un più 0,3% o sottrarre fino a 0,4%. Per quanto riguarda, invece, gli immobili strumentali alle imprese, il moltiplicatore passa a 60 nel 2012 e al 65 nel 2013.

Terreni agricoli e abitazioni rurali: per questa fascia di immobili, si attende l’aggiornamento del registro del Catasto. In ogni caso, la tassa dell’ 0,76% verrà applicata ad un base imponibile calcolata con moltiplicatori di 130 o 110 se i soggetti sono coltivatori diretti o imprenditori agricoli iscritti alla previdenza agricola.

C.M.