Auto blu: estesi i tagli e i risparmi anche a Organi Costituzionali, Regioni ed Enti locali

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Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha firmato, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Filippo Patroni Griffi, un DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio) sull’utilizzo delle autovetture di servizio e di rappresentanza da parte delle pubbliche amministrazioni.

In base alle modifiche apportate, il DPCM 3 agosto 2011 sarà applicato anche agli Organi Costituzionali (ad esclusione, come espressamente previsto dall’articolo 2, comma 2, del D.L. n. 98/2011, delle auto in dotazione al Capo dello Stato, ai Presidenti del Senato e della Camera, del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Presidente della Corte costituzionale e le auto blindate adibite ai servizi istituzionali di pubblica sicurezza), nonché alle regioni e agli enti locali. Inoltre, il mezzo pubblico dovrà essere utilizzato tutte le volte che ciò determinerà risparmi per la P.A. indipendentemente dalla valutazione della sua efficacia. Infine, l’acquisto o la presa in possesso delle autovetture di servizio dovranno essere comunicati immediatamente al Dipartimento della funzione pubblica, e non più nei successivi 30 giorni, in modo che non sfuggano al monitoraggio gli utilizzi di durata inferiore al mese.

Il Ministro Patroni Griffi, a una settimana dalla conclusione del censimento permanente delle auto blu, comunica che su 8.145 amministrazioni tenute a inviare le informazioni richieste hanno risposto, ad oggi, circa 5.600.

Nel complesso le auto al momento censite sono circa 50.000.

A causa della complessità delle informazioni richieste e per consentire la massima adesione delle amministrazioni (ricordiamo che il Dpcm 3 agosto 2011 prevede sanzioni amministrative per le mancate comunicazioni), il Dipartimento Funzione Pubblica ricorda che il termine entro il quale tutte le amministrazioni, centrali e locali, sono tenute a fornire i dati è il 20 Gennaio; dopo tale data scatteranno le verifiche da parte dell’ispettorato della funzione pubblica per accertare se le amministrazioni non rispondenti erano in possesso di autovetture e quindi risultanti in violazione dell’obbligo previsto dal DPCM 3/8/2011.

Al termine del censimento saranno resi pubblici i dati pervenuti ed indicate le misure attraverso le quali il Dipartimento per la Funzione Pubblica estenderà i propri controlli sulle modalità, limiti e legittimità di utilizzo delle autovetture pubbliche accertando che le misure di taglio di spesa previste nel DPCM del 3 Agosto e nei d.l. 98/2011 e 78/2010 siano realmente attuate.