Alessandria, Fabbio: “Continuerà il nostro impegno per una città concreta”

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E’ stata una lunga conversazione, tra bilanci e prospettive, quella di questa mattina rilasciata dal sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio dai microfoni di radio Bbsi. Intervistato da Stefano Venneri, il primo cittadino ha affrontato diversi temi di attualità, con un inevitabile sguardo rivolto all’appuntamento elettorale di primavera. Forte, comunque, del buon risultato ottenuto nell’annuale classifica sul consenso degli amministratori locali realizzato dal ‘Sole24Ore’: Fabbio è 22esimo con il 57 per cento (leggera flessione dello 0,5 rispetto al 2010). “I cittadini capiscono le difficoltà che gli enti locali stanno affrontando da tempo e apprezzano gli sforzi per risolvere i problemi. E’ un esame di maturità per gli amministratori locali: le risorse sono diminuite e bravi si confermano i sindaci che fanno comunque il possibile per la città, garantendo nel contempo il mantenimento delle strutture messe assieme e del livello di qualità dei servizi. Alienazioni, privatizzazioni, riduzione della spesa costituiscono il percorso ancora vivo adesso, da noi deciso, sebbene molto criticati dalla sinistra, addirittura nel settembre 2008”.
Tra gli argomenti affrontati, si è naturalmente parlato di bilanci e Corte dei conti. “Quello che è stato indicato di fare – ha ribadito Fabbio – il consiglio lo ha fatto. Vanno però messi dei punti fermi: una parte, la modifica dei documenti contabili, era di competenza del consiglio; un’altra, la verifica sullo stato conti e la transazione con le aziende partecipate spetta agli uffici, che consegneranno domani a Torino anche ulteriore documentazione. La procedura continua nel caso in consiglio non fossero state adottate le modifiche richieste. Una procedura nuova, che ha riguardato Alessandria per prima in Italia, fissata dal decreto legislativo 149 andato in vigore il 7 ottobre scorso; non ci sono quindi precedenti”.
Dai Conti alle elezioni, alla luce dei ripetuti attacchi degli ultimi mesi da parte dell’opposizione. “Un’opposizione – ha commentato il sindaco – in preda a una crisi di nervi che si abbandona a accuse infamanti e infondate. Per fortuna in Alessandria ti conoscono e sanno discernere. Un’opposizione che usa alzare i toni ma non sa alzare i temi, che preferisce continuare a dirci di dimetterci o accusarci di infamie cui si è già risposto anche con querele. Alzare i toni e allontanarsi così tanto dalla verità è uno scadimento della politica, cui pensavo non si potesse arrivare. C’è certamente una sorta di implosione da parte di una minoranza divisa, che non ha un leader capace di fare sintesi, e finisce per esprimersi attraverso urla e grida di rabbia, rabbia che resta cattiva consigliera. Questa da me guidata è un’amministrazione onesta, che ha fatto 120 milioni di investimenti per la città, opere sotto gli occhi di tutti, e bloccato il debito, rimasto fermo ai 150 milioni di euro lasciati in eredità da chi ci ha preceduti, raddoppiati rispetto ai 72 raggiunti dalla giunta Calvo”.
Intanto, a pochi mesi dal voto, mancano anche le proposte dei tanti candidati sindaco. “E’ una scelta – sottolinea Fabbio – perché non avendo nulla di nuovo e di originale da proporre, si preferisce attaccare l’avversario. Io non ho ancora sentito un progetto organico di città. Certo è, che non si può prescindere dalle attuali difficoltà: dovrà essere infatti un programma che tiene conto della particolare situazione economica in cui versa l’Italia e così l’Europa: pertanto, oltre alla riduzione delle spese e a un maggiore ‘concorso’ da parte dei cittadini, servirà continuare in una politica intelligente di alienazione, come è stato fatto per le farmacie: oggi che si dibatte di liberalizzazione, quella concessione varrebbe ancora 14,5 milioni di euro?
E il teatro. Non si pensa solo alla riapertura, dopo la bonifica da amianto, ma soprattutto al rilancio di una struttura “che possa finalmente vivere tutti i giorni, attraverso attività di cultura, benessere, tempo libero. Per esempio con un modello tipo ‘Eataly’, ristorazione, ricerca, cultura e non solo, nella vecchia galleria, che prima veniva riempita solo in poche occasioni all’anno. Una struttura orientata a vivere, anche con il ritorno delle associazioni teatrali che la possano utilizzare per le loro attività; che punta sul cinema di nicchia, d’autore, prodotto in Piemonte e localmente: qui possiamo investire denaro pubblico, non facendo ciò che fa già il privato”.
Ma il Comune è anche personale e in queste settimane sono stati annunciati i pensionamenti di dirigenti che hanno legato il loro nome e la loro opera a diverse amministrazioni. Come nel caso di Pier Giuseppe Rossi, comandante della Polizia Municipale. “Un corpo – ricorda il sindaco – che svolge oltre 120 funzioni, caratterizzato da un marcato orientamento alla sicurezza urbana e alla lotta alla microcriminalità. Visto quasi esclusivamente come colui che faceva le multe, il vigile si è trasformato nella figura di agente polifunzionale, ufficiale di polizia giudiziaria, in grado di intervenire per il traffico ma con anche precise funzioni amministrative e di controllo. Espressione di un Corpo aggiuntivo a quelli che fanno ordine pubblico, secondo un concetto di sicurezza urbana costruito con l’allora ministro Roberto Maroni al tavolo di Parma, un ministro che ha fatto una grande opera nei confronti dei capoluoghi di media dimensione, tutti con problemi risolvibili attraverso una forte collaborazione con lo Stato”.
Da buon provocatore Stefano Venneri non si fa scappare l’occasione e mette sul tavolo il rapporto Fabbio-Stampa, difficile negli ultimi tempi, con attacchi ripetuti. “Si vede che anche loro si vogliono candidare a sindaco e attaccano l’uscente. In questi mesi si è visto che esiste un orientamento negativo da parte di Stampa verso l’amministrazione comunale, la cui voce non è quasi mai registrata anche su temi importanti. Non è un obbligo, il giornalista non è un giudice che deve tenere l’equilibrio delle parti, il suo è un punto di vista, non è la sola verità, non è totalmente la realtà. Se il cittadino lo sa ne sarà meno influenzato”.
In chiusura, Piercarlo Fabbio, ricandidato ufficialmente dal partito già in autunno, pensa al futuro con molta obiettività su quanto fatto. “L’uomo vive di errori, in questi anni di governo della città ci saranno state cose buone, ma anche errori. Questi ultimi valgono di più, indicano un percorso sbagliato che va corretto. La storia dell’uomo è fatta di errori e del tentativo di superarli. Anche la mia”.