La Commissione invita le istituzioni dell’UE a risparmiare

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Per il secondo anno consecutivo, la Commissione europea invita tutte le istituzioni dell’UE a dare prova della massima moderazione nell’elaborazione del loro stato di previsione per il bilancio amministrativo del 2013.

Ieri Janusz Lewandowski, commissario per la programmazione finanziaria e di bilancio, ha inviato una lettera ai capi di tutte le istituzioni dell’UE, nella quale ha dichiarato che numerosi Stati membri stanno tagliando le proprie spese amministrative a causa della crisi economica e finanziaria in corso. “Pertanto, ha aggiunto il commissario Lewandowski, è di fondamentale importanza continuare a dimostrare che le istituzioni dell’UE agiscono in modo responsabile nell’attuale clima di austerità”.

La Commissione intende dare l’esempio e nel 2013 prevede di ridurre il numero di posti in organico dell’1%, quale primo passo verso una riduzione del personale del 5% nei prossimi cinque anni. Questa decisione è conforme alla sua proposta per il quadro finanziario pluriennale (QFP) 2014-2020, che auspica una riduzione in tutte le istituzioni dell’UE.

Nel 2012 la Commissione ha congelato volontariamente le proprie spese amministrative, che hanno registrato un aumento nominale dello 0,0% rispetto al bilancio del 2011. Tale risultato è stato ottenuto riducendo in maniera significativa le spese relative agli immobili, alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, agli studi, alle pubblicazioni e alle missioni, conferenze e riunioni.

Contesto
Nei primi mesi di ogni anno la Commissione europea elabora il progetto di bilancio dell’UE in base a una stima di spesa trasmessa da tutte le istituzioni dell’UE.
Ai sensi dell’articolo 314 del trattato di Lisbona, “la Commissione raggruppa tali stati di previsione in un progetto di bilancio, che può comportare previsioni divergenti”.
Nel febbraio scorso (2011), il commissario Lewandowski aveva trasmesso una lettera di contenuto analogo ai capi di tutte le istituzioni dell’UE, invitandoli a ridurre le spese in settori quali l’informatica, le pubblicazioni, le spese di viaggio, ecc.
Le spese amministrative (costi di funzionamento delle istituzioni dell’UE) rappresentano il 5,8% circa del bilancio complessivo dell’UE.
Nel 2012 la Commissione europea ha congelato le spese amministrative a causa dell’attuale crisi economica e finanziaria.
Del 5,8% del bilancio costituito dalle spese amministrative, la parte della Commissione rappresenta il 40% circa rispetto ad altre istituzioni dell’UE. Pertanto, l’evoluzione globale delle spese amministrative dipende anche dalle esigenze di bilancio delle altre istituzioni dell’UE.