Lavoro: riparte il confronto

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I contatti informali proseguono ininterrotti, ma i giorni segnati nelle agende di imprese e sindacati per la ripresa degli incontri sulla riforma del mercato del lavoro sono quelli di meta’ settimana. E’ previsto infatti per mercoledi’ l’incontro preliminare tra le parti sociali in vista del nuovo confronto con il ministro del Welfare, Elsa Fornero. Potrebbe essere quindi forse giovedi’ 2 la data in cui le parti torneranno a sedersi al tavolo con il ministro per affrontare la riforma, ma in via Veneto ribadiscono che il lavoro va avanti ma che non e’ stata ancora ipotizzata la data della convocazione. Confermati invece i quattro tavoli su cui si articolera’ la trattativa: forme contrattuali, formazione, flessibilita’ e ammortizzatori sociali. E se, ribadiscono fonti sindacali, non ci sara’nessun nuovo documento prima di tornare a sedersi al tavolo con il ministro, indicazioni forti sono arrivate sulle priorita’ su cui basare la riforma. La parola d’ordine e’ affrontare il nodo dei precari. ”Emergenza e’ la precarieta’ e se la parola riforma ha senso, da li’ bisogna partire…” afferma la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, che sottolinea la necessita’ di estendere la cassa integrazione. A chiarire e’ il segretario confederale, Fulvio Fammoni che mette l’accento su tre punti: ”un intervento urgente che tuteli l’occupazione almeno per tutto il 2012; un intervento contro questa proliferazione di lavoro precario con ammortizzatori sociali universali per tutti, basati su due pilastri fondamentali cioe’ la cassa integrazione e l’indennita’ di disoccupazione. In terzo luogo, puntare sullo sviluppo e sulla ripresa della produzione perche’ senza sviluppo non c’e’ occupazione”. Una linea che trova d’accordo anche l’Ugl di Giovanni Centrella. Ed e’ anche un altro il punto su cui i sindacati concordano: sulla riforma del lavoro ci deve essere un vero confronto e non una semplice consultazione. ”Deve essere chiaro che una trattativa deve avere una ‘mission’: dobbiamo sapere se vogliamo fare un accordo o solo uno scambio di opinioni”, dice LuigiAngeletti (Uil). In compenso, spiega Raffaele Bonanni, ”la Cisl e’ per trovare una sintesi con una trattativa senza paletti, che privilegi una soluzione condivisa da tutte le parti sociali e dalla maggioranza parlamentare”. ”Speriamo che il governo non cada nel tranello di alimentare le ipotesi piu’ disparate e inverosimili, aggiunge”. E’ meglio evitare le fantasie e lasciare alle parti in causa la soluzione dei problemi del lavoro”.