Corte Conti, debiti PA: la stima dei crediti alle imprese è imprecisa

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Il 13 marzo 2012, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul documento della Commissione Europea “Analisi annuale della crescita per il 2012”, il Presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino, è stato audito dalla V Commissione Bilancio della Camera dei deputati sul tema delle relazioni fra risanamento finanziario e crescita economica.
Il Presidente Giampaolino ha ribadito che risanamento finanziario e crescita economica costituiscono obiettivi non in contrasto, ma da perseguire congiuntamente. L’accelerazione del percorso verso il pareggio di bilancio (cardine del nuovo accordo europeo del fiscal compact) e l’emergenza finanziaria hanno, finora, imposto manovre correttive fortemente concentrate sull’aumento della pressione fiscale, piuttosto che sulla riduzione delle spese. A regime, lo squilibrio andrà corretto, lavorando con determinazione alla revisione della spesa pubblica ed all’eliminazione degli sprechi.
Strategico appare il rilancio degli investimenti pubblici, particolarmente sacrificati negli ultimi anni.
Sul versante delle politiche fiscali, il Presidente Giampaolino ha evidenziato come la distribuzione del carico tributario, diversamente da quanto si registra nel resto dell’Europa, attualmente penalizza il lavoro e le imprese, su cui grava un carico tributario superiore di circa 50 miliardi alla media europea. Alcune correzioni sono intervenute con le manovre di finanza pubblica del 2011, ma gli interventi effettuati sono ancora limitati. L’auspicata ridistribuzione è pertanto legata, oltre che alla seconda fase della già prevista manovra sulle aliquote IVA, soprattutto alla riduzione della spesa, sia di erogazione che fiscale – la prima attraverso il ricordato processo di spending review e la seconda attraverso la prevista riduzione delle esenzioni e delle agevolazioni. Ed è, soprattutto, legata al potenziamento, alla sistematicità ed alla stabilità della strategia della lotta all’evasione, in considerazione dell’ampiezza delle dimensioni del fenomeno e della gravità delle distorsioni che esso induce sul piano sociale e del funzionamento dell’economia.
Per un effettivo e duraturo miglioramento della tax compliance si rendono, in particolare, necessari interventi volti: 1) al completamento degli strumenti che, utilizzando le moderne tecnologie, possono contribuire alla naturale emersione delle basi imponibili, come il controllo telematico dei corrispettivi; 2) ampliamento dell’onere del pagamento tracciato quale requisito di ammissibilità fiscale della spesa sia nell’ambito delle attività d’impresa e professionali, sia ai fini del riconoscimento di oneri deducibili e detraibili delle persone fisiche; 3) all’evoluzione dell’impegno dell’amministrazione finanziaria, oggi essenzialmente focalizzato sul controllo repressivo successivo all’adempimento, verso un ruolo persuasivo e proattivo già nella fase della dichiarazione.
Per quanto attiene al fenomeno dei ritardi nei pagamenti ai fornitori ed ai debiti pregressi della pubblica amministrazione, il Presidente della Corte ha posto in evidenza che le stime diffuse recentemente tendono a fornire una dimensione dilatata, e comunque imprecisa, dei crediti commerciali delle imprese.
Occorre sottoporre i dati di bilancio e patrimoniali delle amministrazioni pubbliche ad attente verifiche. Il Presidente Giampaolino si è soffermato, in particolare, su una ricostruzione dei debiti pregressi dello Stato, nel complesso stimati in una cifra non superiore a 17 miliardi.
Per le amministrazioni locali, le verifiche necessarie per formulare valutazioni analoghe richiedono istruttorie più complesse. La Corte dei conti sta prestando da tempo grande attenzione al tema dell’indebitamento degli enti sanitari regionali. Le passività del settore sanitario sono sottoposte ad un continuo monitoraggio, sia attraverso le verifiche delle Sezioni regionali, sia attraverso ricostruzioni periodiche degli andamenti generali.
Il Presidente Giampaolino ha concluso assicurando l’impegno della Corte ad ulteriormente approfondire il tema dei debiti pregressi e della tempestività dei pagamenti, in linea con gli indirizzi definiti dalla nuova direttiva comunitaria in materia.