Lavoro: il Senato approva la riforma

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La riforma del mercato del lavoro incassa il via libera del Senato con 231 sì e 33 no e passa all’esame della Camera che dovrebbe dare l’ok al testo entro fine giugno. Soddisfatto il governo, che rivendica la propria determinazione a lavorare ”per il bene dei giovani” senza preoccuparsi del ”plauso” delle categorie. Anche perché, dice il premier Mario Monti, gli esiti sono incoraggianti e infatti i grandi organismi internazionali, dall’Unione europea al Fondo monetario, fanno mostra in questi giorni della propria approvazione. La riforma del mercato del lavoro ”è un tassello di un disegno più ampio” che punta a rilanciare la crescita, mette in evidenza d’altro canto il ministro del Welfare Elsa Fornero, che si dice convinta che con le nuove regole anche sul fronte dei licenziamenti l’Italia si sia avvicinata agli ”standard europei”. Certo, ora resta da affrontare il passaggio a Montecitorio. Il leader della Cgil, Susanna Camusso evidenzia ”la necessità di modifica alla Camera” perché ”penso che non sia ciò di cui questo Paese aveva bisogno, anche se qualche cosa positiva c’è”. Così secondo molti sarebbe opportuno blindare per evitare di rimettere in discussione l’intesa politica raggiunta. D’altro canto, però, non sarà facile far accettare a un ramo del Parlamento di fare da semplice ‘notaio’ e dunque forse qualche piccolo spazio per alcune modifiche potrebbe essere lasciato aperto. L’Esecutivo dei Professori mostra cautela ma fa trapelare l’auspicio che la riforma vada in porto nel più breve tempo possibile (e quindi senza ulteriori modifiche): ”Vedremo che fare. Viste le esortazioni sul piano internazionale – dice il ministro – auspico che anche alla Camera sia approvato in tempi brevi, in modo da metterci subito al lavoro per applicarlo”.