Corte dei Conti: “Su spesa pubblica sforzi enormi ma non bastano”

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Il percorso di abbattimento dei livelli di spesa pubblica e del disavanzo sta proseguendo “con successo” e “i risultati raggiunti sono impressionanti, ma non basteranno”. Lo afferma il presidente di sezione della Corte dei Conti, Luigi Mazzillo, nella relazione sul rendiconto generale dello stato 2011 della magistratura contabile. Il governo, spiega Mazzillo, è intervenuto sui tagli alla spesa “con successo, ma anche al costo di effetti distorsivi e del rischio di avvio di un circolo vizioso per quanto riguarda la crescita”. Tanto che “nel breve termine la spesa statale e locale è stata ridotta a livelli che non sarà agevole, e in alcuni casi persino non auspicabile, mantenere per lunghi periodi”.”Il quadro che emerge dalle analisi svolte con riferimento al rendiconto generale dello stato per l’esercizio 2011 – sostiene Mazzillo – conferma che, proseguendo un percorso avviato sin dall’inizio della legislatura, anche lo scorso anno si è intervenuti, con successo, sulle quantità, abbattendo i livelli della spesa pubblica e del disavanzo. Anche oltre la percezione dell’opinione pubblica interna ed internazionale – sottolinea il presidente di sezione della Corte dei Conti – i risultati conseguiti in termini quantitativi appaiono impressionanti. Ma non basteranno se, da un lato, non si ha chiaro quale debba essere l’arco temporale di riferimento entro il quale inquadrare il giudizio sul controllo della spesa e, dall’altro, non si interviene, per usare una metafora, per eliminare la polvere nascosta sotto il tappeto”. Mazzillo si riferisce alle “persistenti zone grigie di scarsa trasparenza dei conti pubblici, che lasciano intravedere potenziali rischi di emersione di oneri latenti”, sulle quali si suggerisce di intervenire. Così come si invita a intervenire “puntualmente sulla qualità dell’azione amministrativa, per migliorare la capacità di gestire, giorno dopo giorno, la soluzione e la manutenzione dei problemi collettivi vecchi e nuovi” utilizzando anche le analisi della Corte dei Conti.