Via libera della Camera al Decreto Sviluppo

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Infrastrutture, edilizia e trasporti; imprese; ricerca scientifica e tecnologica; turismo. Sono questi i quattro grandi capitoli del decreto sviluppo su cui ieri la Camera ha prima votato la fiducia (475 voti a favore, 80 contrari e 9 astenuti) e poi il via libera che porta il testo all’esame del Senato. Al provvedimento originale si sono aggiunti, nel corso dell’esame a Montecitorio, due ulteriori capitoli grazie ad emendamenti del governo e della maggioranza: misure per il sisma in Emilia e per quello in Abruzzo, nonche’ le modifiche alla riforma del mercato del lavoro. Ecco le principali misure. Nel pomeriggio il voto degli ordini del giorno ha visto il governo battuto sulla proposta che chiedeva un’attenta verifica dei principi costituzionali” ed una eventuale modifica del cosiddetto filtro per i processi. Il ministro Severino ha poi detto di essere d’accordo sul contenuto ma non sulla premessa che dell’Odg che non era stata stralciata. Il decreto Sviluppo e’ stato esaminato dalle commissioni Attivita’ Produttive e Finanze di Palazzo Montecitorio che hanno dovuto passare al vaglio 485 emendamenti (meno della meta’ di quelli rimasti dopo l’esame di ammissibilita’). Un provvedimento corposo che, come evidenziato dal ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, favorira’ investimenti che raggiungeranno ”cifre importanti”, anche se ha smentito gli 80 miliardi di cui si era inizialmente parlato a proposito delle risorse pubbliche messe in campo.