Tasse Italia: ecco l’elenco delle imposte chieste dallo Stato

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Il 2013 sarà percepito sicuramente come l’anno delle tasse. Tra quelle già esistenti a cui non si può sfuggire, si aggiungo anche le altre introdotte dal Governo Monti. E tra imposte nuove, modificate e adattate, ci si chiede di quante voci si comporrebbe un elenco completo dei tributi richiesti ai contribuenti. Abbiamo provato a farne uno.

IRPEF – Imposta sul reddito delle persone fisiche: L’imposta sui redditi delle persone fisiche deve essere pagata da tutti i soggetti, sia privati che imprenditori, che non siano persone giuridiche. La base imponibile include il reddito complessivo del soggetto passivo, ovunque esso sia percepito e va dal 23% al 43%;
IRES – Imposta sul reddito delle società: Questa tassa ha un aliquota al 33%;
IRAP – Imposta regionale sulle attività produttive: deve essere pagata da coloro che svolgono attività produttive (imprenditori, professionisti, società) e che è applicata sul valore della produzione netta derivante dall’attività esercitata nel territorio della regione. Tale valore è calcolato con complicate operazioni contabili. Questa tassa ha un aliquota dal 4,25% al 8,50%;
IVA – Imposta sul Valore Aggiunto: viene applicata alle cessioni di beni e servizi effettuate da un imprenditore o professionista. In Italia le aliquote sono: 0%, 4%, 10% e 21%. L’aliquota più comune è quella del 20% che si applica al più ampio spettro di cessioni e servizi. L’aliquota più bassa si applica soltanto a determinati beni normalmente di prima necessità o culturali (ad es. alcuni generi alimentari). L’aliquota dello 0% si applica alle esportazioni.;
IMU – Imposta Comunale sugli Immobili: la tassa sul patrimonio e sul possesso, varia da comune a comune e da tipologia d’immobile. Due le aliquote: 0,4 per mille sulla prima abitazione, 0,76 per mille sulle altre case di proprietà.;
IMMOBILI ALL’ESTERO- imposta ordinaria sul valore delle abitazioni detenute all’estero dalle persone fisiche. Il costo è pari a quello dovuto sugli immobili tenuti in Italia. Previsto comunque un credito d’imposta per le eventuali imposte patrimoniali dovute nel Paese in cui gli immobili sono situati;
BOLLO SUI CONTI- imposta di bollo per le comunicazioni relative a strumenti e prodotti finanziari: sarà dell’1 per mille nel 2012 e dell’1,5 per mille a partire dal 2013. L’applicazione dell’aliquota proporzionale è estesa: 5-a) alle gestioni patrimoniale 5-b) alle quote di fondi di investimento italiani ed esteri 5-c) alle polizze vita 5-d) ai buoni fruttiferi postali per i quali, tuttavia, è stabilita una soglia di esenzione qualora il valore non superi i 5mila euro;
ESTRATTI CONTO – Il bollo sugli estratti conto e i rendiconti dei libretti di risparmio resta a 34,2 euro per le persone fisiche. Sale invece a 100 euro se il cliente non è una persona fisica;
TOBIN TAX – tassazione delle transazioni finanziarie;
IMPOSTA DI REGISTRO: E’ un obolo che si dà allo Stato per registrare qualsiasi documento;
TASSA SULL’AUTO – Addizionale erariale alla tassa automobilistica regionale, da versare allo Stato, sulle auto di potenza superiore ai 185 Kw: sono 20 euro per ogni chilowatt che supera il limite;
ACCISE: Queste sono tasse nascoste e poco conosciute, sono all’interno dei prezzi della benzina, del gas, delle sigarette, degli alcolici;
IMPOSTE E ADDIZIONALI ENERGIA ELETTRICA: Chiunque consumi energia elettrica ha due tipi di imposte, quella erariale e l’addizionale regionale. Una media/piccola azienda, che consuma 1 milione di kWh annui, deve tirar fuori di tasse circa 15 mila euro;
TARES – Tasse sui rifiuti e servizi: andrà a sostituire Tarsu o la Tia e (con un incremento pari a 30 centesimi per metro quadrato) servirà anche per finanziare i cosiddetti “Servizi indivisibili” prestati dagli Enti Locali, vale a dire quei servizi comunali di cui beneficia l’intera collettività ma per i quali non è possibile effettuare una suddivisione in base all’effettiva percentuale di utilizzo individuale. Colpirà tutti i soggetti indistintamente;
CONTRIBUTI AUTONOMI- aliquote contributive per coltivatori diretti, artigiani, commercianti e autonomi: aumenteranno dell’1,3% quest’anno, poi l’incremento sarà dello 0,45% fino ad arrivare ad un’aliquota del 24%;
CANONE RAI – Entro il 31 gennaio bisognerà versare la somma di 112 euro: 1,5 euro in più rispetto al 2011;
ALTRE IMPOSTE: Imposta ipotecaria, Imposta catastale, Imposta di bollo, Imposta sulle pubblicità.