Crediti d’imposta al Sud per chi assume lavoratori “svantaggiati”

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Crediti d’imposta per chi assume nel Sud. Lo prevede il decreto legge n.70/2011 (Decreto Sviluppo) che stabilisce dei vantaggi fiscali per chi assume lavoratori “svantaggiati” in determinate regione del Mezzogiorno.
Si parla, in particolare, di Sicilia, Campania, Puglia, Abruzzo, Basilicata e Molise che si divideranno un contributo pari a 142 milioni di euro. Per lavoratori “svantaggiati”, invece, si intendono tutti quelli che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi o che non abbiano un lavoro da almeno 24 mesi, quelli che non hanno un diploma di media superiore o professionale, gli over 50, i single con almeno una persona a carico e quelli appartenenti ad una minoranza nazionale.
Fino ad oggi, questo tipo di contributi, è stato gestito interamente dalle Regioni le quali, senza un’adeguata linea guida nazionale, hanno fatto si che fossero distribuiti in modo disomogeneo concentrandoli sostanzialmente nel periodo tra il 14 maggio 2011 e il 1° giugno 2012. Tutti i contratti stipulati nei periodi successivi dovranno attende l’emanazione di altri bandi da parte degli enti locali. Bandi che, in ogni caso, dovranno rispettare le regole stabilite dal Decreto:
– rispetto delle norme stabilite dal contratto collettivo di riferimento;
– regolarità contributiva e previdenziale;
– nessun ricorso, nei sei mesi precedenti, a nessuna forma di mobilità (Cig, Cigs, licenziamento collettivo);
– incremento effettivo del numero dei dipendenti a tempo indeterminato. Qualora tale vincolo non fosse rispettato, il datore di lavoro dovrà dimostrare che il numero dei lavoratori è variato a causa di pensionamento, licenziamento volontario, riduzione volontaria orario di lavoro.

C.M.