Dal Villaggio Rurale al Villaggio Globale: Aumento di miseria riduzione di nobiltà

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Nel Trentennio che va dal 1945 al 1975 la popolazione del mondo era molto più povera di oggi, usciva fuori da una guerra mondiale,le condizioni economiche di vita comprese quelle dei paesi più sviluppati erano assai più difficili.
Albergava in loro la speranza di costruire un mondo migliore e la grande differenza con i tempi moderni è che in quell’epoca le persone avevano un futuro e la politica faceva il suo dovere di mettere in scena l’avvenire.
La globalizzazione senza un governo ha reso primario il ruolo del mercato, ha penalizzato,la società civile e ha ridotto drasticamente la democrazia, infatti, come si può spiegare:
– L’india del miracolo economico con la tragedia di undici milioni di bimbi di strada?
– Il Brasile che continua a pullulare di Favelas?
– Le guerre continue alimentate in diverse nazioni?
– La Russia patria degli orfanotrofi senza nome?
– La Cina che lotta per diventare la prima potenza economica mondiale che vede accentrata la ricchezza nelle mani di pochi?

Le disfunzioni dell’economia mondiale non sono mai state così evidenti come oggi con la disoccupazione di massa,la crescita impressionante dell’illegalità e della povertà negli stati ricchi,la miseria insostenibile in molti paesi in via di sviluppo e l’aumento delle disuguaglianze di reddito pro capite.
Occorrerebbe riportare al centro del governo il bene comune e la politica con la P maiuscola meno schiava del Dio denaro.
Alfredo Magnifico

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