Terremoto a Roma, è l’ora delle verifiche strutturali

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Una scossa forte che per fortuna ha generato solo tanta paura, ma pochi danni a cose e persone; questo il primo commento del ‘day after’ del terremoto di magnitudo 3.6 avvertito ai Castelli Romani. Ora è il momento delle verifiche e dei controlli strutturali affidati a Vigili del fuoco e Protezione civile.

Subito dopo la scossa con epicentro a Colonna, l’Agenzia regionale di protezione civile del Lazio ha attivato l’Associazione nazionale degli ingegneri che ha inviato alcune squadre nei punti più critici tra i quali Monte Compatri e San Cesareo.

Il terremoto è stato sentito anche nella capitale, e il Campidoglio ha convocato a Porta Metronia il Centro operativo comunale incaricato di coordinare le attività di monitoraggio e di verifica, partite già all’alba di oggi.

Nessun problema per i monumenti, come il Colosseo e i Fori Imperiali, su cui il ministero dei Beni culturali ha competenza mentre ‘osservati speciali’ restano gli edifici scolastici, in particolare asili, scuole dell’infanzia ed elementari. Cinque nidi sono stati chiusi a garanzia della sicurezza del personale e dei bambini per consentire controlli su murature, travi, pilastri e solai.

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