ROMA, BUCHE STRADALI: PER CORTE D’APPELLO CITTADINI ROMANI CONDANNATI A CONVIVERE COL DISSESTO STRADALE

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GIUDICI STOPPANO CLASS ACTION CODACONS, MA ASSOCIAZIONE NON SI ARRENDE E PROSEGUIRA’ CON LE CAUSE INDIVIDUALI

Per i giudici della Corte d’appello di Roma i cittadini romani sono condannati a continuare a vivere tra voragini, buche e dissesto delle strade, perché questo non costituisce un danno rilevante ma è il destino che lo prevede, e a chi non vuole sottostare a tale stato di cose, non resta che trasferirsi in un’altra città o in un altro Stato. Questo, in sostanza, il succo dell’ordinanza della prima sezione civile della Corte d’appello, che ha respinto la class action del Codacons contro lo stato disastroso delle strade capitoline, portando ad una ingiustificata esultanza (che fa poco onore alla categoria) gli avvocati dell’Unaep (Unione nazionale avvocati enti pubblici).

Ai giudici che hanno emesso l’ordinanza auguriamo di non cadere mai in una buca di Roma, e se ciò dovesse accadere, siamo pronti a difenderli gratuitamente in tribunale, sperando che non rientrino tra quegli sfortunati che a causa del dissesto stradale della capitale hanno perso la vita – commenta il Codacons – Agli avvocati del Comune di Roma, che prima hanno sostenuto che la responsabilità delle buche è dei singoli cittadini, e poi hanno festeggiato per la decisione della Corte, ricordiamo che difenderebbero meglio gli interessi pubblici segnalando all’amministrazione  ogni  richiesta di risarcimento proveniente da utenti danneggiati dallo stato disastroso delle strade, e inoltrando i singoli casi alla Corte dei conti per il danno erariale che tale situazione di incuria produce.

In ogni caso il Codacons non si arrende, e continuerà la battaglia contro le buche della capitale e contro gli avvocati che vorrebbero scaricare la responsabilità delle voragini sui cittadini, avviando azioni individuali di risarcimento in tribunale.

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