L’infortunio stradale in ambito Inail: dalla prevenzione alla rivalsa, una strada impervia

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 “L’infortunio stradale in ambito Inail: dalla prevenzione alla rivalsa, una strada impervia”. Questo il titolo del convegno promosso dalla Direzione regionale Inail della Lombardia, con il patrocinio dell’Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) e della Società italiana di medicina legale e delle assicurazioni (Simla), che si è svolto mercoledì 12 giugno a Milano, presso il Centro congressi Fast. I lavori, moderati dal direttore centrale Pianificazione e Comunicazione dell’Inail, Giovanni Paura, e dal dirigente medico della Sovrintendenza sanitaria centrale dell’Istituto, Marta Clemente, si sono aperti con i saluti del direttore regionale della Lombardia, Antonio Traficante, e del sovrintendente sanitario regionale, Carlo Ottaviani, e hanno coinvolto alte professionalità dell’Istituto e autorevoli rappresentanti di altri enti e istituzioni, che hanno portato la propria esperienza con approfondimenti scientifici e giuridici.

I lavori articolati in tre sessioni. Le tre sessioni previste nell’arco della giornata hanno affrontato i diversi ambiti in cui si articola il complesso tema della sicurezza e degli infortuni su strada, dall’analisi dell’andamento infortunistico alle novità legislative e giurisprudenziali in materia di valutazione del danno differenziale nelle azioni di regresso e surroga, dai quadri traumatici più frequenti alla valutazione del danno e agli aspetti clinico-riabilitativi, fino alla valutazione medico-legale dei postumi permanenti, affrontando gli aspetti medico-legali e gli aspetti giuridici legati al contenzioso e al risarcimento.

Più di una morte su due è legata al rischio strada. Come è emerso dalla presentazione dei risultati dell’analisi condotta dalla Consulenza statistico attuariale Inail, nel 2017 gli infortuni sul lavoro accertati “con mezzo di trasporto” sono stati circa 65mila, pari al 15% del totale. Concentrando l’attenzione sui casi mortali, però, la stessa percentuale sale al 57%. Gli infortuni con esito mortale con mezzo di trasporto, infatti, sono stati 373 su un totale di 660. Nel 73% dei casi gli infortuni stradali avvengono in itinere, ovvero nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro, ma quelli mortali sono più frequenti durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, con una percentuale del 56% (208 su 373). La strada e il tragitto casa-lavoro rappresentano un rischio più incisivo per le donne rispetto agli uomini, sui quali pesa la maggiore presenza in attività fisicamente gravose. Il 67% degli infortuni delle lavoratrici con esito mortale, infatti, è legato al rischio strada.   

Una rete per l’elaborazione di linee guida e buone prassi. Oltre a rappresentare un importante momento di aggiornamento professionale, con l’erogazione di crediti formativi per i medici chirurghi di tutte le specializzazioni, il convegno è stato anche un’utile occasione di confronto tra enti e istituzioni coinvolti sul tema dell’infortunistica stradale come la Polizia stradale e l’Università degli studi di Milano, già impegnati sul territorio, anche insieme all’Istituto, in diverse iniziative per diversi destinatari. La nutrita presenza di medici legali, di specializzandi e di professionisti della sicurezza ha confermato l’interesse per un tema trasversale che coinvolge l’Inail nello sviluppo di attività di prevenzione, in rete con ministeri, regioni, enti e parti sociali, per contribuire a elaborare linee guida e buone prassi contro il fenomeno infortunistico.

Fondamentale creare sinergie con altri attori istituzionali. È forte, in particolare, la consapevolezza di quanto sia fondamentale creare sinergie con altri attori istituzionali per rendere fruibili conoscenze, soluzioni, strumenti e metodologie, focalizzando l’attenzione sui temi più complessi e importanti come è quello degli infortuni stradali che, nel piano quinquennale della Regione Lombardia, assume una valenza centrale e un ruolo strategico per conseguire l’obiettivo prefissato di ridurre del 25%, nell’arco di un quinquennio, il numero degli infortuni.

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