Guide Ambientali Escursionistiche scrivono ai politici: il turismo ambientale è una realtà e non può attendere più

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“Mentre si discute il Paese aspetta risposte anche sul fronte del turismo. Il nostro appello a tutta la classe dirigente, a chi è ora in Parlamento, a qualsiasi sarà il Governo, di qualsiasi colore politico è un appello forte e chiaro. Vi scriviamo in questi giorni delicati e cruciali per il governo del Paese o per il rinvio a nuove elezioni, per sollecitare la Vostra cortese attenzione su un comparto dell’economia italiana, sostenibile e “green”, qual è quello dell’accompagnamento a piedi in natura e nei parchi, dell’educazione ambientale per le scuole, per le attività didattiche e turistiche all’aria aperta per ogni età”. Davide Galli ( nella foto) , Presidente Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche, ha scritto così ed oggi una lettera forte che è stata inviata a tutti i gruppi parlamentari, a tutti i partiti italiani, al Senato ed alla Camera dei Deputati ma anche al Presidente del Consiglio designato, Giuseppe Conte.

“Le Guide Ambientali Escursionistiche, infatti, ogni anno portano in cammino, in escursione, all’aria aperta oltre tre milioni di persone.

Sono diventate da tempo una delle più importanti professioni del Turismo sia come numero di professionisti attivi sul mercato sia come valore del contributo allo sviluppo del comparto turistico.

Come ha rilevato la X COMMISSIONE (ATTIVITÀ PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO) che durante le recenti audizioni relativamente al disegno di legge in materia di turismo – ha continuato Galli – ha sentito citare la nostra categorie da diverse realtà intervenute.

Generando in tal mondo un indotto importante soprattutto in luoghi e stagioni diverse da quelle trainanti l’economia turistica di massa, dando quindi un importante contributo alla diversificazione delle attività economiche e contribuendo al sostentamento di attività economiche a volte indispensabili per i piccoli Comuni di montagna o di aree cosiddette marginali e/o interne.

Queste attività sono svolte da circa 4.000 persone, di cui Aigae ne organizza e rappresenta 3.000, che svolgono tale attività in modo a volte esclusivo e più spesso quale seconda attività, indispensabile per poter restare a vivere nei piccoli Comuni.

Molti di questi colleghi potrebbero svolgere l’attività a tempo pieno, generando molta più economia per i territori, se ci fosse una maggiore tranquillità legislativa (mancato recepimento della Direttiva UE e della L. 4/2013 da parte di alcune legislazioni regionali e provinciali), se ci fosse una Politica in tal senso.

L’AIGAE, quale principale associazione di categoria, è a disposizione per un’analisi comparata delle soluzioni adottate dalle Regioni e per una fattiva collaborazione nella costruzione di una disciplina nazionale della nostra professione che realizzi una effettiva tutela del consumatore e dei professionisti interessati.

In primis il comparto che ne beneficerebbe sarebbe quello dei Parchi e delle Aree naturali protette che potrebbe davvero “aprire” la gestione della conservazione della natura e della biodiversità a forme oculate di turismo sostenibile, con grandiosi effetti sulla maggior condivisione delle politiche di conservazione della natura, sul coinvolgimento delle popolazioni residente, sull’affezione del turista.

Basterebbe davvero poco. Basterebbe che il Ministero dell’Ambiente e quello del Turismo coinvolgessero le Guide Ambientali Escursionistiche, assieme ai colleghi Guide Turistiche e magari anche assieme ai colleghi Guide Alpine, per lanciare un programma di promozione delle attività turistiche sostenibili, a piedi, nel nostro bellissimo Paese. Basterebbe che i Parchi nazionali e regionali, dessero maggiore impulso a queste attività, disciplinando chiaramente ma anche favorendo le attività che non contrastino con le finalità di tutela”.

Il modello americano.

“Nei Parchi U.S.A. in cui oltre 150 anni fa ha preso avvio la politica di conservazione attiva dei territori di qualità, di gestione degli ambienti naturali, ci sono indimenticabili esperienze formative outdoor che lasciano un segno per tutta la vita, generando significative esperienze anche economiche. Le Guide sono parte integrante di questa attività culturale ed economica.

Chiediamo al Parlamento e al nuovo Governo, quando ci sarà, che ponga nell’Agenda politica il turismo sostenibile, la promozione delle attività outdoor a piedi, l’educazione ambientale, giungendo ad un raccordo delle esperienze delle varie categorie di attori professionali – ha concluso Galli nella lettera inviata a tutti – e della Pubblica Amministrazione a livello centrale, regionale, delle autonomie. Chiediamo che venga completata la governance dei parchi nazionali, con esperti di chiara fama e competenza, al livello della complessità del lavoro che ancora c’è da fare.

Possiamo generare ben più di un punto di PIL, ci vuole una seria, chiara, forte volontà politica. Guardando al futuro!”.

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