Il governo, dopo la Camera, ottiene la fiducia anche al Senato con 169 sì nella giornata di ieri, 8 voti in più rispetto alla necessaria maggioranza politica di «quota 161».
Ma per il secondo giorno consecutivo anche l’Aula di Palazzo Madama si trasforma in un ring tra Giuseppe Conte e il leader della Lega Matteo Salvini.
Il premier ha anche incassato la dichiarazione di fiducia della senatrice a vita Liliana Segre, preoccupata per «l’inesorabile imbarbarimento» verso cui si era incamminata la società e a favore di un governo che «operi in difesa della democrazia».