CS UGCONS. CuraItalia, rimborsi, Mattei: “Non è un rimborso, ma bonus pagato dai consumatori. Noi a disposizione”

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“Non è un rimborso, ma di una sorta di bonus, in cui comunque il
consumatore esce penalizzato, perché costretto a spendere i soldi,
magari in manifestazioni future in cui potrebbe non avere interesse”.
Questo il commento di Paolo Mattei, presidente dell’UGCONS, sulla
disciplina relativa ai “rimborsi” dei biglietti per manifestazioni
culturali, rassegne o spettacoli, contenuta nel decreto CuraItalia
pubblicato in nottata. La misura del rimborso dei biglietti per eventi
culturali acquistati prima della quarantena da coronavirus è
controversa. “Il Governo ha fatto bene a non trascurare questo aspetto –
aggiunge Mattei – ma la misura non tutela i consumatori, bensì i
venditori di servizi. Chi ha acquistato il biglietto di uno spettacolo
al teatro sarà costretto a utilizzarlo per uno spettacolo diverso da
quello che gli interessava. Forse – aggiunge Mattei – sarebbe stato più
giusto dare la possibilità ai consumatori di scegliere se spendere
nuovamente i loro soldi oppure no”. Tuttavia i tecnici di UGCONS restano
a disposizione dei consumatori per ogni chiarimento o supporto: “Le
nostre strutture lavorano – conclude Mattei – e sono a disposizione dei
consumatori che abbiano bisogno di aiuto. Ricordiamo ai consumatori che
a partire da oggi hanno trenta giorni di tempo per chiedere il rimborso
del titolo di acquisto al venditore. Dovrà essere cura del venditore
trasmettere al consumatore entro trenta giorni dalla ricezione un
apposito voucher, dello stesso valore del biglietto già acquistato,
consumabile nei successivi 12 mesi”.  Questa la disciplina sintetizzata.
“Per assistenza nelle procedure le nostre linee sono aperte”, conclude
Mattei.