Vino/ La distillazione volontaria si farà

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FOTO DI REPERTORIO

Quello che sembrava un primo passo nel ragionamento adesso si arricchisce delle prime proposte. Il settore enoico inizia a sentire la crisi di consumi ed export causata dal Covid-19; allora prende corpo la strada della della distillazione. Una necessità, sia per le aziende, che dovranno fare spazio in cantina prima della prossima vendemmia, che per l’industria dei prodotti di igienizzanti.
A fare da apripista, Alleanza Cooperative Agroalimentare e AssoDistil che hanno deciso di destinare una parte delle giacenze di vino, che ammontano a 22 milioni di litri ad una distillazione volontaria, che consentirà di rifornire da subito le distillerie di alcool destinato alla produzione di igienizzanti e di limitare l’attuale ricorso alla importazione dall’estero.