Lavoro, Rota (Fai Cisl): “Primo Maggio nel segno della rinascita”

0
96
Onofrio Rota

“Quello di quest’anno è un Primo Maggio particolare ma non meno importante, anzi, il fatto che il mondo del lavoro resti protagonista è fondamentale per restituire al Paese e in particolare a tutto il Sud la speranza e una concreta prospettiva di rinascita. Dovrà essere una ripartenza inclusiva, che non lasci indietro nessuno e riduca le diseguaglianze che mortificano le nostre tante potenzialità per crescere insieme. Torneremo a crescere se saremo in grado di fare leva sulla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro e sulla salute delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Lo scrive il segretario generale della Fai Cisl nazionale Onofrio Rota in un articolo pubblicato oggi, in occasione del Primo Maggio, sul Corriere della Calabria.

“Possibilità concrete di rispondere alla crisi attuale non mancano”, aggiunge il sindacalista a proposito del problema manodopera in agricoltura: “Abbiamo proposto un tavolo interistituzionale per confrontarci ed evitare scorciatoie che rischiano di mortificare il lavoro e la contrattazione, come i voucher. Abbiamo avanzato alcune proposte di partenza, tra cui la valorizzazione degli enti bilaterali, come indicato dalla Legge 199/2016 contro il caporalato, il coinvolgimento delle agenzie interinali, purché gestito dagli enti bilaterali e nel rispetto del CCNL, la regolarizzazione dei braccianti irregolari per permettere alle imprese che operano nella legalità di poter assumere in piena trasparenza, la certificazione di corridoi verdi in Europa per agevolare la mobilità dei lavoratori stagionali. È cruciale rispondere a questi bisogni perché il settore primario, legato com’è alle filiere del turismo e alle politiche per l’ambiente, è il vero petrolio d’Italia. E il Paese tornerà ad essere grande solo dando il meglio di sé, non certo imitando ricette poco adatte a valorizzare le nostre potenzialità”.

“Bisogna ripartire – conclude il leader della federazione agroalimentare e ambientale della Cisl – da soluzioni innovative per ridare dignità al lavoro agricolo, per rendere attrattivo il settore anche per i tanti italiani che affronteranno nei prossimi mesi, e forse anni, tante difficoltà a causa della crisi attuale. Accanto a questo, lo sblocco di 130 miliardi fermi per i cantieri, investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, nel digitale, nella ricerca, nella formazione, nella tutela dell’ambiente. Il senso del Primo Maggio rimane più forte che mai. Ci ricorda quanto sia importante cooperare uniti, con grande senso di responsabilità, per investire sul lavoro ben retribuito, tutelato e qualificato. Nella convinzione che tante risposte positive siano già radicate nel dna produttivo e culturale del Made in Italy”.

Ufficio stampa FAI-CISL