Coronavirus, le nuove norme su mobilità e cerimonie

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FOTO DI REPERTORIO

Da oggi sono in vigore le nuove regole sugli spostamenti, che permettono di andare in altre regioni, oggetto di assenso e critiche a seconda delle situazioni articolari.
Quella della mobilità interregionale non è però l’unica novità prevista per il 3 giugno. Ecco nel dettaglio le principali “aperture” ma anche i divieti che permangono fino a nuovo ordine. Intanto un’ordinanza firmata dal governatore Zingaretti proibisce l’ingresso nella Regione Lazio a coloro che presentano sintomi “da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 gradi”.

Ecco i provvedimenti nazionali:
a) Non sarà più necessario firmare ed esibire alcuna autocertificazione;
b) Dal 3 giugno sono consentiti gli spostamenti con i Paesi dell’Ue e all’interno dell’area Schengen . Ci si potrà recare inoltre in Regno Unito, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano;
c) Restano in vigore le stesse regole di prima sul distanziamento sociale;
d) In auto si può viaggiare tutti insieme solo se si fa parte dello stesso nucleo familiare, altrimenti saranno consentite al massimo due persone, entrambe con la mascherina: il guidatore e un solo passeggero sul sedile posteriore. Tre persone, invece, se la macchina è dotata di tre file di sedili. In moto si dovrà viaggiare invece da soli: ammessi i “passaggi” solo per familiari o conviventi;
e) Si può non indossare la mascherina all’aperto in tutte le Regioni tranne quelle che hanno disposto diversamente. La mascherina diviene comunque obbligatoria dappertutto qualora venga meno il distanziamento di un metro;
f) Gli italiani possono raggiungere anche le seconde case;
g) Si può andare nella spa e centri benessere; nelle vasche va però rispettato un distanziamento interpersonale di almeno sette metri;
h) I locali possono restare aperti fino a tardi, ma sono obbligati a servire i clienti solo ai tavoli;
i) nelle regioni che hanno consentito la celebrazione di matrimoni in chiesa, alle cerimonie sono ammessi pochi familiari e amici, con l’obbligo di mascherina. Per i funerali la concentrazione massima di persone si ferma a 15.