Il film della settimana/“The Hedonists” di Jia Zhangke (Cina)

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Pietro Colagiovanni *


Cortometraggio del 2016 ambientato nella città natale del regista, Fenyang affronta una tematica cara a Zhangke, le contraddizioni del passaggio dal vecchio regime comunista al nuovo capitalismo rampante diretto dal partito comunista. Ovviamente non è un film politico né potrebbe esserlo, vista la stretta censura che il regime di Pechino applica alle produzioni cinematografiche. Rispetto ai lungometraggi, attentamente osservati dalla burocrazia comunista, questo corto però esprime meglio il pensiero di Zhangke, un pensiero evidentemente critico di quanto sta avvenendo in Cina.

La storia è semplice. Una miniera chiude e tutti i lavoratori vengono, dalla sera alla mattina, licenziati. Tra questi c’è anche Liangzi, personaggio già tra i protagonisti di “Al di là delle montagne” del 2015, e due suoi amici. I tre non si scoraggiano e a bordo di una motocicletta cercano una nuova occupazione. Troveranno situazioni surreali e paradossali, la cifra del turbo capitalismo in chiave cinese. Il film conosce momenti davvero esilaranti, come il provino per fare la guardia del corpo ad un nuovo arricchito e il ruolo di comparsa in una rievocazione storica per l’inaugurazione di un parco divertimento.

I dialoghi sono spesso surreali ma legati da una logica ferrea ed amara. L’impatto violento sulle vite delle persone di un capitalismo cieco, a volte spietato, in cui il profitto è l’obiettivo senza se e senza ma. Un obiettivo cui bisogna sacrificare anche le proprie radici e le proprie tradizioni, come accade con il licenziamento di uno dei tre amici quando fa notare che i costumi della rievocazione sono completamente sbagliati come periodo storico. Volendo fare qualche paragone il corto può ricordare la narrativa efficace, comica e amara di Fantozzi, godibile ma profonda nella sua descrizione di un sistema disumanizzante.

Si tratta quindi di un corto interessante, ben girato, con una splendida fotografia che in 25 minuti (evidentemente sfuggiti agli irsuti censori comunisti) ci dice tanto, tantissimo su quello che sta accadendo nella Cina di oggi.

Voto 3,5/5
*imprenditore, comunicatore, fondatore del gruppo Terminus

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