Referendum, cosa cambia dopo la vittoria del ‘Sì’

0
41

Vediamo casa cambia dopo il voto referendario. Con la vittoria del Sì, quindi, viene confermata la riforma costituzionale approvata dal Parlamento, con l’ultima lettura alla Camera che ha visto il voto favorevole di quasi tutte le forze politiche, fatta eccezione solamente per alcune componenti del gruppo Misto. La proposta di riforma costituzionale era stata avanzata inizialmente dal Movimento 5 Stelle e poi sostenuta da Lega e Fratelli d’Italia in tutte le votazioni parlamentari.
La vittoria del Sì al referendum sul taglio dei parlamentari comporta una modifica degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione. La novità più importante riguarda la riduzione del numero dei parlamentari, che passeranno da 945 a 600. Alla Camera i deputati diventeranno 400 (attualmente sono 630), con gli eletti nella circoscrizione Estero che scendono da 12 a 8. I senatori, invece, passano da 315 a 200, con una diminuzione anche nella circoscrizione Estero da 6 a 4.
Inoltre la riforma prevede che nessuna Regione possa eleggere meno di 3 senatori (finora erano 7), fatta eccezione solo per il Molise (2) e la Valle d’Aosta (1).
Non prevede, invece, altre riforme connesse a questo taglio, come quella della legge elettorale e dei regolamenti parlamentari. Altra riforma probabilmente necessaria è quella riguardante l’elezione del Capo dello Stato: diminuendo il numero di deputati e senatori, infatti, il rischio è che i delegati regionali assumano un peso eccessivo, contando di più in seguito al taglio del numero dei parlamentari.